Università: intesa Regione-Ministero:
borse di studio e sgravi per ricercatori

Borse di studio universitarie regionali con criteri e anche importi adeguati alla realtà lombarda, un rafforzamento della programmazione locale di corsi per rispondere alle esigenze delle imprese, la messa a sistema delle risorse a favore della ricerca, un impegno per la costituzione di nuovi distretti tecnologici, come aerospazio, edilizia sostenibile e fonti rinnovabili, e un potenziamento della ricerca in campo oncologico.

Sono questi alcuni degli interventi previsti dal protocollo d'intesa firmato lunedì mattina al Palazzo Pirelli dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dal ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini. Presenti alla sottoscrizione anche l'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni e il sottosegretario all'Università e Ricerca, Alberto Cavalli.

«Si tratta di un grande accordo - ha commentato il presidente Formigoni - che anticipa in Lombardia alcuni punti innovativi che ci aspettiamo possano poi diventare validi su tutto il territorio nazionale. Regione Lombardia assume nuove competenze e responsabilità per esempio nello stabilire le borse di studio, perché vogliamo che i nostri studenti possano avere un aiuto coerente con il costo della vita, così come nella programmazione delle sedi».

«Per noi - ha proseguito Formigoni - il capitale umano e il suo sviluppo sono un elemento essenziale della nostra politica. La forza della Lombardia nel mondo è dovuta alla forza del suo capitale umano, che noi curiamo con la massima attenzione».

Sul fronte ricerca, Formigoni ha poi sottolineato la possibilità di introdurre defiscalizzazioni per i ricercatori e gli interventi nel campo dell'oncologia: «Lavoriamo per fare della Lombardia un centro di eccellenza a livello mondiale nella medicina di alta specializzazione».

Il ministro Gelmini, dal canto suo, ha sottolineato l'importanza della «programmazione su base regionale per ottimizzare le risorse» e il tema del diritto allo studio: «E' giusto che regione per regione si tenga conto delle differenti condizioni».
Sul tema della ricerca il ministro ha richiamato la positività della logica del distretto cioè «la capacità di concentrare le risorse su grandi obiettivi strategici».

«Sul diritto allo studio - ha ricordato l'assessore Rossoni - la Lombardia sperimenterà dall'anno accademico 2010-2011, in anticipo sulla riforma nazionale, la valutazione degli apprendimenti attraverso prove su base volontaria successive all'esame di maturità. Si tratta di un grande investimento sul merito».

«Ancora una volta - ha detto il sottosegretario Cavalli - la Lombardia è capofila a livello nazionale. Con questa intesa il Ministero riconosce che la Lombardia può essere protagonista nel nuovo modello di economia fondata sulla conoscenza».

Questi, in sintesi, i contenuti del Protocollo d'Intesa.

Gli obiettivi sul fonte università sono: - l'anticipazione della possibilità di differenziare su base regionale i criteri di attribuzione delle borse di studio universitarie, attraverso una valutazione oggettiva delle competenze, adeguando inoltre il valore delle borse di studio al costo della vita lombardo, giungendo così a garantire un effettivo diritto allo studio; - l'introduzione di un livello di programmazione regionale per le sedi e i corsi universitari di diretto interesse territoriale, che consentirà di cogliere appieno le opportunità di innovazione ed elevare il livello dell'offerta didattica e farne quindi un motore di crescita per la nostra competitività; - il consolidamento dell'anagrafe regionale degli studenti quale punto di riferimento univoco dei dati degli studenti per lo svolgimento dei diversi compiti degli enti locali e degli uffici periferici del Ministero dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca. Il collegamento strutturale dell'anagrafe degli studenti anche universitari con l'Osservatorio regionale del mercato del lavoro, per verificare i risultati della scuola e dell'università rispetto agli esiti occupazionali ed ai tempi di inserimento nel mondo del lavoro.

Questi gli impegni sulla ricerca: - messa a sistema degli investimenti e delle iniziative destinate alla ricerca attraverso un utilizzo sinergico delle rispettive fonti di finanziamento regionali e statali, dando priorità ai distretti tecnologici già riconosciuti (biotecnologie, materiali avanzati e ICT e agroalimentare); - impegno per la costituzione di ulteriori Distretti Tecnologici prioritari per la competitività del sistema lombardo quali l'aerospazio, automotive, edilizia sostenibile, energia e fonti rinnovabili e assimilate; - impegno per la costituzione di un modello sperimentale di investimenti in ricerca e innovazione finalizzata alla promozione e difesa della competitività internazionale di sistemi produttivi locali di eccellenza e di storica tradizione (come ad esempio metallurgia o meccanica di precisione); - rafforzamento della ricerca scientifica, in vista della redazione del Piano Oncologico Nazionale e delle riconosciute eccellenze in Lombardia nella ricerca biomedicale ed oncologica; - riconoscimento di forme di defiscalizzazione da imposte regionali e nazionali per i ricercatori.

Sulla base degli impegni contenuti nel Protocollo, Regione e Ministero si impegnano a definire uno o più Accordi di Programma, con progetti specifici accompagnati dalle relative risorse, da sottoscrivere entro il 31 ottobre prossimo.

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