Dal Marocco l'attacco alla Lega
Sul sito di Azzano teschi e scritte

Alcuni teschi, un barcone di clandestini e delle scritte in arabo. Tre elementi che, se compaiono sul sito istituzionale di un comune amministrato dalla Lega Nord, possono creare qualche apprensione, anche se probabilmente si è trattato soltanto di un atto dimostrativo.

Fatto sta che, venerdì notte, un hacker si è introdotto virtualmente nel portale ufficiale del Comune di Azzano San Paolo e ha di fatto bloccato l'accesso al sito, cancellando tutti i collegamenti, i documenti da scaricare e le informazioni per i cittadini e inserendo, per l'appunto, le immagini dei teschi, la foto di un barcone di profughi e alcune scritte in arabo.

Ad accorgersi dell'intrusione informatica sono stati, sabato mattina, i tecnici del Comune e, in contemporanea, anche i responsabili della società che avuto in appalto la realizzazione del portale per conto dell'Amministrazione. L'assessore al Bilancio e all'Innovazione tecnologica, Lucio De Luca, ha subito avvertito i carabinieri e sporto denuncia.

Le indagini finora svolte hanno permesso di appurare che l'attacco informatico è partito da un server fisicamente localizzato in Marocco (e probabilmente per questo sono comparse delle scritte in arabo), ma l'hacker avrebbe agito da un computer in Italia: l'indirizzo «Ip», vale a dire il numero che identifica in modo univoco qualsiasi dispositivo collegato a una rete informatica, si trovava infatti nel nostro Paese e sarebbe già stato trovato.

Dunque è probabile che l'individuazione del computer dal quale è partito l'attacco e forse anche l'identità dell'hacker potrebbero essere svelati in breve tempo.

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