Telecom, venerdì di agitazione:
servizi a rischio per gli utenti

In Bergamasca sono 350 i dipendenti che lavorano per il gruppo Telecom. Dei 64 dipendenti del 187, alcuni potrebbero essere a rischio prima di esubero e successivamente di esternalizzazione. In via teorica, basandosi sulle percentuali, la Cgil stima che  Bergamo potrebbe essere toccata dal taglio di 35-40 persone.

Telecom - scrive il sindacato - è «una grande società che si riorganizza, disintegrandosi in diverse società di settore (dal traffico internazionale, all'information technology, …) e presenta un piano di esuberi che, insieme a quelli già dichiarati negli ultimi due anni, porta a un totale di 13.500 lavoratori da mettere fuori».

Per questo è stato proclamato per venerdì prossimo, 9 luglio, uno sciopero unitario nazionale di 4 ore (ultime quattro ore dei vari turni). Altre 4 ore saranno definite a livello locale e si svolgeranno entro i primi giorni di agosto. Inoltre, i sindacati di categoria Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno già annunciato l'intensificazione fino a fine settembre del blocco degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive oltre che un nuovo pacchetto di scioperi.

Da un unico piano industriale, presentato dal gruppo a febbraio, sono arrivati - scrive la Cgil - rischi molteplici all'orizzonte: innanzitutto la massiccia esternalizzazione (2.200 persone) del settore dell'information technology all'azienda Shared Service Center srl (SSC), poi quella minacciata per gli operatori del customers service 119, 187, 191. E una valanga di esuberi: dietro l'angolo c'è, infatti, l'ipotesi della mobilità di 6.800 persone in tutt'Italia.

«Come sindacati chiediamo da subito la convocazione di un tavolo ai massimi livelli sul futuro del settore - spiega Renato Comelli della segreteria provinciale della Slc-Cgil di Bergamo -. Nella nostra provincia sono 350 i dipendenti che lavorano per il gruppo. Dei 64 dipendenti del 187, alcuni potrebbero essere a rischio prima di esubero e successivamente di esternalizzazione. Ragionando sulle percentuali, che oscillano a livello nazionale fra il 10 e il 12% di esuberi sull'organico,  Bergamo potrebbe essere toccata dal taglio di 35/40 persone. Certo ancora nulla di certo si sa. Molti di quelli a rischio a Bergamo temiamo, però, siano donne, con contratti a part time».

In tutto il Paese è in corso una campagna di assemblee: nel territorio provinciale si sono tenute assemblee unitarie a Treviglio, Clusone, Villa d'Almè e tre a Bergamo. Per l'utenza lo sciopero di venerdì potrebbe comportare la disdetta o il rinvio di attivazione di nuovi impianti e nuovi servizi o ritardi nell'intervento su guasti segnalati.

 

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