L'Invalsi rivede i temi di maturità:
tanti asini, pochissime sufficienze

Al nord (70%) come al sud (89%) gli studenti sono asini in italiano. L'Invalsi ha campionato 545 temi di maturità dell'anno scorso. Ciascuno elaborato è stato corretto da due insegnanti, esperti nell'uso della scheda di correzione elaborata da Invalsi e Accademia della Crusca.

I risultati fanno piangere, affermano i linguisti Francesco Sabatini, Luca Serianni e Dario Corno che hanno dato i criteri metodologici per la correzione. Scopo dell'analisi era verificare la padronanza della lingua italiana articolata in quattro competenze: testuale, grammaticale, lessicale e semantica, ideativa.

Sono stati campionati 611 studenti di licei, tecnici, professionali del nord, centro, sud, ma gli elaborati effettivamente ricevuti dall'Invalsi sono stati 545. I dirigenti scolastici erano a conoscenza che la loro scuola partecipava all'indagine, così come i presidenti di commissione che dovevano inviare le prove effettuate dagli studenti prescelti (a loro insaputa) dall'Invalsi per l'indagine.

Il risultato complessivo «mette in luce – afferma l'Invalsi – la scarsa padronanza dell'uso scritto della lingua italiana negli studenti al termine della scuola superiore. In tutte le quattro fondamentali competenze in cui si struttura la padronanza della lingua italiana si registra un voto medio inferiore alla sufficienza».

Con la sufficienza parametrata a 10, il voto medio per la comprensione del testo e la grammatica è 9,4; la competenza lessicale-semantica (cioè capire che cosa significano esattamente le parole e utilizzarle in modo corretto) scende a 9,2. In particolare risultano insufficienti nella competenza testuale il 58%, grammaticale 54,1%, lessicale 63,2%, ideativa 58,9%. Sufficienti rispettivamente il 12,7%, 18%, 11,6%, 9,4%.

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