Bergamo, evasione alle stelle
La denuncia della Finanza

Evasione fiscale in aumento. L'ha sottolineato il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Giancarlo Trotta, durante la celebrazione per il 236° anniversario della fondazione del corpo della Guardia di Finanza. «Sì, purtroppo - è l'estrema sintesi del suo discorso - l'evasione fiscale è in aumento rispetto all'anno scorso. I dati che abbiamo non sono incoraggianti. Si deve creare una nuova coscienza civile, bisogna che di questo argomento se ne parli nelle scuole e nelle case». In pratica l'evasione fiscale riscontrata nei primi cinque mesi dell'anno è già pari a quella riscontrata in tutto il 2009.

La Festa della Guardia di Finanza si è svolta mercoledì mattina nella caserma di via Cassina, alla presenza delle massime autorità civili, militari ed ecclesiastiche della provincia. Il comandante ha sottolineato l'impegno quotidiano dei finanzieri nella lotta a tutte le forme di illegalità economica, che mettono in pericolo il corretto funzionamento della vita sociale e democratica.

Nel corso della cerimonia sono stati premiati alcuni militari in servizio al Nucleo di polizia tributaria, alla Compagnia di Bergamo, alla Compagnia di Treviglio e alla Tenenza di Clusone, particolarmente meritevoli per aver portato a termine indagini di rilievo in materia di frode fiscale e contrasto all'economia sommersa.

Nell'occasione, sono stati altresì resi noti i risultati operativi conseguiti dalle Fiamme Gialle dal 1° gennaio 2010 nel contrasto all'evasione fiscale e nella lotta alla criminalità economica.

Dal 1° gennaio al 31 maggio di quest'anno sono state eseguite 237 verifiche fiscali e 619 controlli. Queste attività hanno fatto scoprire che non sono state pagate le imposte dirette (Irpef è imposta di reddito delle società) su un milardo e 290 milioni di euro. L'Iva non incassata è pari a 250 milioni. Oltre 7 milioni di euro di ritenute d'acconto sui redditi di lavoro dipendente non sono state versate.

Sono stati individuati ben 95 evasori (86 totali, completamente sconosciuti al fisco e 9 paratotali, che hanno in pratica nascosto oltre la metà dei lori redditi). Si tratta della cosiddetta economia sommersa, verso cui l'attenzione della Guardia di Finanza si è particolarmente incentrata. Infatti, scaturiscono dalle verifiche condotte nei confronti di questi evasori la quasi totalità delle somme scoperte (1 miliardo e 24 milioni sottratti alle imposte dirette e 229 milioni di Iva non entrata nelle casse dello Stato).

Sempre nel contesto del sommerso, nella provincia di Bergamo sono state scoperte 41 aziende che impegnavano, complessivamente, 1.181 lavoratori «in nero» e irregolari. Di questi, quattro sono immigrati clandestini.

Di particolare interesse è stata l'attività a contrasto dell'evasione fiscale internazionale. Dal 2007, il Nucleo di polizia tributaria di Bergamo è impegnato nell'operazione «Calypso», grazie alla quale è stata scoperta una colossale frode fiscale realizzata nel settore del commercio della plastica, dei metalli, della cellulosa e dei prodotti petroliferi.

L'attività a contrasto dell'evasione fiscale ha fatto ciò sequestrare beni per complessivi 2 milioni di euro. Questi sequestri porteranno alla confisca per equivalente, grazie alla quale saranno a disposizione dello Stato beni di proprietà del condannato per reati fiscali di valore pari all'evasione accertata. Si tratta, quindi, di uno strumento molto efficace, attraverso cui lo Stato si riappropria di ciò che non ha incassato in precedenza.

Massimo - continua il comunicato della Guardia di Finanza - è stato l'impegno profuso dai finanzieri di Bergamo nell'individuare quei comportamenti delittuosi in danno alle risorse pubbliche, finalizzati ad incrementare profitti di organizzazioni criminali nonché flussi finanziari di illecita provenienza per impedirne il riciclaggio nel sistema economico legale.

Nell'anno in corso, fino al 31 maggio, nel settore doganale sono state denunciate 13 persone per truffa ai danni dello Stato e della Comunità Europea; 2 persone, di cui 1 in stato di arresto, sono stati deferiti per usura, mentre altri 3 sono stati denunciati per ricettazione; 36 soggetti sono stati segnalati per violazioni alle norme antiriciclaggio.

Nel settore del contrasto al traffico internazionale di stupefacenti, 98 persone, di cui 22 in stato d'arresto, sono state segnalate alla Procura, mentre i nominativi di 18 assuntori sono stati comunicati alla locale Prefettura. Complessivamente, sono stati sequestrati oltre 3 chili di cocaina e 123 chili di hashish.

Nei comparti della contraffazione di marchi e della pirateria audiovisiva 10 persone sono state deferite e sono stati sequestrati 11.330 prodotti recanti marchi di fabbrica contraffatti, di cui oltre 10.800 prodotti cosmetici pericolosi, e 300 tra video, musicassette, cd e dvd. Infine, 49 soggetti, di cui 3 in stato d'arresto, sono stati denunciati per reati comuni vari.

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