Insegnante 54enne di Casirate
muore giocando a tennis
Un insegnante di educazione fisica di Casirate d'Adda, Gabriele Bonfigli, di 54 anni, è morto all'improvviso, ieri pomeriggio a Pandino, nel Cremasco, stroncato da un infarto che l'ha colto mentre stava giocando a tennis con un collega. Bonfigli era solito fare delle partite a tennis col collega e quella di ieri era una delle tante. All'improvviso, però, senza che ci fosse alcun segnale premonitore, è caduto a terra e ha perso i sensi. A ucciderlo è stato appunto un infarto.
Gabriele Bonfigli lavorava come professore di educazione fisica alle scuole medie di Pandino: viveva con la moglie e due figli a Casirate, in via San Gregorio 10. Tutti i tentativi di rianimarlo si sono purtroppo rivelati vani. A intervenire per primo è stato appunto il collega che stava giocando con lui e che si è reso subito conto di quanto la situazione fosse grave. «Mi sono girato pochi istanti – ha spiegato il collega poco dopo la tragedia, ancora molto scosso per l'accaduto –, il tempo di raccogliere alcune palle da gioco. Quando mi sono voltato, ho notato Gabriele a terra dall'altra parte del campo. L'ho raggiunto di corsa per capire cosa fosse successo. Ho visto che era privo di sensi e non mi rispondeva. Ho provato subito a rianimarlo, cercando di praticargli il massaggio cardiaco, poi sono corso sul viale, ho fermato un passante e gli ho chiesto di chiamare i soccorsi. L'ambulanza del 118 è arrivata in pochi minuti. I sanitari hanno fatto il possibile, ma non c'è stato più nulla da fare».
Bonfigli non aveva evidenti problemi di salute. Era anzi abituato a giocare a tennis e, vista la sua professione, non era certo una persona sedentaria. «Stavamo facendo una partitella senza forzare – ha continuato nel suo racconto il collega di Bonfigli –, anche perché Gabriele aveva un risentimento muscolare a una gamba. Insomma si giocava in maniera molto tranquilla. Era circa un'ora che stavamo palleggiando, interrompendoci ogni tanto per scambiarci quale battuta. Una ventina di minuti prima di sentirsi male era caduto, ma si era rialzato subito. Credo fosse stata una semplice scivolata». Non era la prima volta che Bonfigli giocava nel campo dell'associazione dilettantistica «Tennis Pandino». Proprio Angelo Villa, presidente dell'associazione, e il figlio sono stati tra i primi ad accorrere sul luogo della tragedia. Poi sono arrivati la moglie, i due figli e gli altri parenti del professore.
Un dolore immenso per una morte improvvisa di cui nessuno riesce a capacitarsi. I familiari sono rimasti a lungo sul campo in terra battuta accanto alla salma, ricoperta da un lenzuolo bianco. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Pandino. Intorno alle 20, all'arrivo del personale delle onoranze funebri, la salma è stata sistemata nel feretro provvisorio e – ottenuto il nulla osta della magistratura di Cremona – è stata caricata sul furgone per essere poi trasferita a Casirate, dove è giunta in serata. Già nell'ottobre del 2002, proprio a Casirate, un'altra persona era morta per un malore improvviso che l'aveva colpita mentre stava giocando a tennis nel centro sportivo del paese. Si trattava di Giuseppe Costantino, pensionato di 68 anni che viveva a Treviglio.
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