Duemila bersaglieri in centro città
Domenica arrivano i fanti piumati

Duemila bersaglieri coloreranno il centro di Bergamo domenica 27 giugno, a conclusione di una tre giorni di festa di questa Arma. Per la precisione, ad aprire il raduno provinciale dei bersaglieri in programma in città dal 25 al 27 giugno, è stata una mostra inaugurata lunedì mattina 21 giugno nel foyer del Teatro Donizetti: un'esposizione di cimeli e reperti storici dell'arma dei besaglieri.
Un primo assaggio del raduno dei fanti piumati inoltre è già presente in centro città: in piazza Vittorio Veneto è stato installato alle 9 di lunedì il «Gazebo piumato», spazio informativo sul corpo, l'associazione d'arma e sul raduno provinciale.

Le giornate clou del raduno saranno quindi quelle del weekend: si parte venerdì 25 con l'intitolazione del parco di via Goethe alla «Fanfara bersaglieri generale Arturo Scattini», si prosegue sabato 26 con il concerto della Fanfara Scattini alle 21 al Lazzaretto (in caso di maltempo, la manifestazione è trasferita al teatro Donizetti) e si conclude domenica con una sfilata che da piazzale Risorgimento percorrerà le vie del centro fino alla Chiesa di San Bartolomeo, sul Sentierone. Sulle strade la musica e i colori di sette fanfare e di tre pattuglie ciclistiche, per un totale di quasi duemila bersaglieri.

Il raduno cade, tra l'altro, in concomitanza con il ventesimo anniversario di fondazione della Fanfara Arturo Scattini, il generale bergamasco al quale è intitolata la sezione di Bergamo, oltre che presidente nazionale dell'Arma dei bersaglieri per molti anni, scomparso 40 anni fa. Infine il raduno provinciale sarà anche l'occasione per presentare la nuova sede di Asso Arma, l'associazione presieduta a Bergamo dal generale Giorgio Taviani che raggruppa 14 sezioni d'arma sulle 17 esistenti a Bergamo. L'appuntamento è per sabato 26 alle 17,30 nella ex sede della settima Circoscrizione a Colognola, in via Carlo Alberto 23. Soddisfatti del raduno il sindaco Franco Tentorio e il vicesindaco Gianfranco Ceci: «Sarà un'altra festa popolare – hanno detto – per i tanti valori che accomunano alpini e bersaglieri».

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