Pirovano intervistato da L'Eco:
«Pdl e Lega battete un colpo»

Presidente Pirovano, dopo un anno al timone della Provincia, qual è la cosa di cui va più orgoglioso? «Il rapporto con i dipendenti e con i dirigenti della Provincia. Sono quasi tutti di ottimo livello e non fanno politica, lavorano. Mi sono sembrati tenuti sott'acqua, meravigliati, ora, di poter uscire a respirare». Inizia così la lunga intervista al presidente della Provincia, Ettore Pirovano, che L'Eco di Bergamo pubblica nell'edizione oggi in edicola, dove – tra le altre cose – tira le orecchie a PdL e Lega per la scarsa collaborazione che gli offrono.

Il suo slogan in campagna elettorale era «Più Provincia, meno presidente». È lei però a fare la parte del leone, a discapito anche della sua Giunta. «A me dispiace che questo succeda: preferirei avere qualcuno che mi tirasse, sarebbe molto più comodo».

Lei però sembra delegare poco. «Non sono un accentratore: discuto sempre con i miei assessori, litighiamo anche, ma non obbligo nessuno. Tutti gli assessori lavorano e hanno un piccolo gruzzolo da utilizzare, pure al di fuori delle competenze specifiche. Il presidente ha una quota a volte inferiore di quella degli assessori. Ma ripeto: sto aspettando qualcuno che mi si affianchi così da smettere di tirare il carro da solo».

Un monito alla sua Giunta? «No, non parlo della mia Giunta».

Si riferisce quindi ai partiti, ai segretari provinciali, ai parlamentari? «Non faccio distinzione tra cariche, certo vorrei dialogare di più con la classe politica del Pdl e della Lega. Troppo spesso chi fa politica non ha mai provato a prendere una decisione che abbia un ritorno di responsabilità».

Sta chiedendo un segno di esistenza in vita del Pdl? «Non fatemelo dire, ma anche con la Lega ci sono dei problemi».

Quali? «Ci sono tante persone di buona volontà e di sacro fuoco politico, tenuto acceso con i bruciatori, che però quando parlano non sanno di che cosa stanno parlando».

Leggi tutta l'intervista su L'Eco in edicola sabato 19 giugno