Mangili alla Patologia neonatale
Luca Ansaloni alla Chirurgia I

È Giovanna Mangili, bergamasca, 55 anni il prossimo 4 luglio, il nuovo direttore della Patologia neonatale degli Ospedali Riuniti di Bergamo, una delle «grandi eccellenze» della struttura ospedaliera cittadina.

È Giovanna Mangili, bergamasca, 55 anni il prossimo 4 luglio, il nuovo direttore della Patologia neonatale degli Ospedali Riuniti di Bergamo, una delle «grandi eccellenze» della struttura ospedaliera cittadina. Succede al professor Angelo Colombo, che la dirigeva dal 1986 e che lascerà l'ospedale il prossimo 30 giugno, dopo essere rimasto consulente dei «Riuniti» negli ultimi trenta mesi in attesa che il reparto – nel frattempo affidato ad Antonietta Auriemma nelle vesti di facente funzioni – venisse consegnato a un nuovo primario al termine del concorso chiusosi nei giorni scorsi.

Laureatasi in Medicina e Chirurgia (con lode) all'Università degli Studi di Pavia nel 1980, Giovanna Mangili si è poi specializzata in Pediatria e in Allergologia (ancora a Pavia) e in Neonatologia (al «San Raffaele» di Milano). Agli Ospedali Riuniti è arrivata nel 1990, dopo aver collaborato con il professor Alberto Ugazio, figura notissima nella Pediatria italiana, all'epoca all'Ospedale dei Bambini di Brescia, oggi responsabile del Dipartimento di Medicina pediatrica dell'ospedale «Bambin Gesù» di Roma.

Dapprima in Pediatria, con il professor Federico Bergonzi, Giovanna Mangili si è trasferita l'anno successivo alla Patologia neonatale, dov'è sempre rimasta e dove fino a ieri era responsabile della Terapia intensiva neonatale, uno dei settori più delicati dell'intero Dipartimento materno-infantile ospedaliero. Esperta di Rianimazione neonatale (di cui è anche istruttore regionale), Giovanna Mangili si è dunque costruita la propria carriera sempre all'interno della Patologia neonatale dei «Riuniti», conquistandosi sul campo la fiducia e l'apprezzamento di cui oggi è circondata.

Bene ha fatto l'ospedale a non cedere alle «sirene» che avrebbero voluto accasare a Bergamo figure professionali più titolate sul piano della pubblicazione di studi e lavori scientifici, ma certamente meno avvezze a gestire sul piano pratico la complessità e l'intensità delle cure di cui hanno bisogno i piccoli ricoverati in Patologia neonatale. Raccogliere l'eredità umana e professionale di Angelo Colombo non è certo cosa da poco, ma una sfida di questo livello saprà certamente dare al suo successore la carica e le motivazioni necessarie per proseguire sulla stessa strada.

Il suo non è il solo «primariato» che la direzione generale dei «Riuniti» ha fatto nelle ultime settimane. Alla guida della Chirurgia I, in sostituzione del professor Lorenzo Novellino (ora alla guida del Dipartimento chirurgico dell'azienda ospedaliera Bolognini di Seriate), è stato chiamato Luca Ansaloni, 47enne bolognese, responsabile delle «Urgenze chirurgiche» dell'ospedale Sant'Orsola-Malpighi di Bologna. Laureatosi in Medicina e Chirurgia (con lode) all'Università di Bologna nel 1989 si è poi specializzato in Chirurgia d'urgenza e Pronto soccorso, approfondendo anche altri aspetti della chirurgia, quella toracica e quella addominale in particolare. Ansaloni ha lavorato per molti anni all'estero, soprattutto in Africa (Uganda e Kenia in particolare), in Inghilterra e negli Stati Uniti. Autore di 116 pubblicazioni scientifiche, ha anche - tra le altre cose - un diploma in Medicina tropicale e Igiene e un aggiornamento specialistico in Colonproctologia.

Nuovo primario anche per l'Anatomia Patologica: si tratta di Andrea Gianatti, già dirigente medico all'ospedale di Treviglio-Caravaggio.

Alberto Ceresoli

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