Accusato di stalking dall'ex fidanzata
un medico dei Riuniti rinviato a giudizio

Si è svolta venerdì mattina, al Tribunale di Bergamo, l'udienza preliminare per il processo che vede imputato un medico 36enne dei Riuniti per presunti maltrattamenti e atti persecutori nei confronti dell'ex fidanzata 27enne che fa parte del personale paramedico dell'ospedale.

Allo stato degli atti, costituiti principalmente dalle querele sporte dalla persona offesa, il giudice dell'udienza preliminare Raffaella Mascarino ha ritenuto opportuno un approfondimento dibattimentale e ha così disposto il rinvio a giudizio per il 20 settembre 2010.

Questa la vicenda: I due erano legati da una relazione e, per qualche mese, avevano convissuto a casa dell'uomo. Lei, nel novembre 2009, aveva scelto di andarsene e il medico, secondo quanto denunciato, l'avrebbe malmenata. Da lì sarebbero cominciate le presunte persecuzioni.

Per due volte, secondo l'accusa, lui le avrebbe telefonato in reparto fingendosi il portinaio dell'ospedale e invitandola a spostare l'auto. Solo nel parcheggio la giovane avrebbe scoperto che si trattava di una trappola, con lui che recriminava e le metteva addosso le mani.

E poi - sempre stando alle accuse - pedinamenti, sms minacciosi, messaggi offensivi fatti circolare tra gli amici e spediti anche alla madre di lei, insulti tra le corsie dell'ospedale. Una volta, per l'accusa, lei se lo sarebbe ritrovato sulle piste da sci di Carona dove era arrivata per sciare. In quell'occasione la donna aveva trovato l'auto parcheggiata sul piazzale danneggiata.

Il medico è stato denunciato per stalking. La giovane ha presentato una decina di denunce contro il medico nei confronti del quale, nel marzo scorso, è scattata la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Il medico non poteva più avvicinarsi all'abitazione della donna, né al reparto in cui è ora stata trasferita e neppure ai luoghi frequentati dalla ex. Ieri mattina il rinvio a giudizio.
 Vittorio Ravazzini

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