Su 244 Comuni della Bergamasca, sono soltanto quattro i paesi (Calcio, Pumenengo, Torre Pallavicina e Pumenengo) inseriti in fascia 2 e in cui si possono verificare terremoti abbastanza forti. In fascia 1 fortunatamente non ce n'è nessuno, in fascia 4, la meno pericolosa, ce ne sono 155, mentre in fascia 3, con 85 centri della nostra provincia, c'è gran parte dell'area est, da Bergamo fino ai confini naturali del Sebino e della Valle dell'Oglio: aree che possono essere soggette a scosse modeste.
Nella fascia 3 ci sono per esempio Albino e Nembro, dove sono state localizzate le ultime due scosse dell'11 e 14 maggio. Comunque, a Calcio, Pumenengo, Torre Pallavicina e Fontanella, i paesi della cosiddetta Calciana, a memoria d'uomo non c'è traccia di terremoti. Il poker poggia sulla «fascia sismogenetica – si legge nel documento del 2003 che ha dato origine all'attuale classifica - che va dal lago di Garda a Bergamo. È caratterizzata da una sismicità di energia normalmente media-bassa, con alcuni eventi a cui è riferibile un magnitudo più elevata».
Per quel che riguarda la fascia dei quattro paesi bergamaschi, esiste un riferimento al catastrofico sisma che colpì Brescia nel 1222, mentre ce ne fu uno altrettanto forte nel 1802, con epicentro a Soncino, poco di là dal confine naturale dell'Oglio con le province di Brescia e Cremona.
Vivere in fascia 2, al di là dei rischi che sono effettivamente pochi, è comunque più «difficile» perché costruire o ristrutturare case o capannoni o anche solo una cisterna per l'acqua degli allevamenti, diventa ogni anno più complesso, e perché i costi di costruzione sono almeno il 20-30% in più rispetto ai paesi nelle fasce 3 e 4. Leggi di più su L'Eco di domenica 30 maggio.
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