Sigarette: sono le donne a subirne di più il fascino; tra gli adolescenti bergamaschi le fumatrici sono soprattutto ragazze e tra le donne è più elevata la percentuale di dipendenza da fumo di quanto non lo sia tra i maschi. Non solo: se pure in Bergamasca oltre il 70% delle donne in gravidanza smette di fumare, purtroppo subito dopo il parto almeno il 69% riprende in mano il pacchetto. Ecco che quindi quest'anno la Lilt (Lega italiana lotta ai tumori) di Bergamo ha incentrato la sua tradizionale campagna, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco (il 31 maggio), proprio sulle «mamme senza fumo». Con la Lilt alle iniziative partecipano anche gli Ospedali Riuniti e l'Asl.
Per la Giornata mondiale senza tabacco 2010 la Lilt di Bergamo ha raddoppiato le iniziative: due giorni di manifestazioni e stand, domenica 30 maggio e lunedì 31, con una presenza informativa e di raccolta fondi al Quadriportico del Sentierone, e uno stand negli Ospedali Riuniti, con la stretta collaborazione dei professionisti di Largo Barozzi e la partecipazione dell'Asl. Inoltre, lunedì a Clusone saranno premiati gli elaborati sulla lotta al fumo dei bambini delle quarte e quinte elementari, stand a Trescore nelle scuole medie e superiori e all'Artistico di Bergamo la Lilt sarà presente in occasione della mostra degli studenti per la lotta al fumo.
Negli stand Lilt e ai Riuniti, un'apparecchiatura simile allo strumento per l'alcoltest, che «fotografa», con un piccolo soffio in un boccaglio, la presenza di monossido di carbonio nel sangue. Domenica al Quadriportico del Sentierone sarà a disposizione di tutti questo misuratore, con depliant informativi e operatori della Lilt pronti a dare consigli alla popolazione: in particolare verranno avvicinate mamme e donne in gravidanza. Lunedì lo stand sarà all'interno degli Ospedali Riuniti di Bergamo: un percorso informativo per le mamme senza fumo sarà allestito dall'ingresso fino al reparto di Ostetricia e Ginecologica, dove saranno distribuiti lecca lecca, bavaglini antifumo della Lilt e fiori a tutte le donne, non solo degenti, ma anche a chi si reca in visita.
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