Misiani: «Una farsa bella e buona
l'abolizione di alcune province»

Secondo Antonio Misiani, deputato bergamasco del Pd e membro della Commissione bicamerale per il federalismo fiscale, «l'annunciata abolizione delle province è una farsa bella e buona: la soglia dei 220 mila residenti (al di sopra dei quali non vi sarà alcuna provincia cancellata) non ha alcuna logica se non fosse che tale limite coincide con la popolazione della provincia di Asti (220.156 abitanti al 31-12-2008), presieduta dall'on. Maria Teresa Armosino (Pdl), già sottosegretario del ministro Tremonti nella legislatura 2001-2006».

«Un criterio decisivo, evidentemente, per fare esentare la propria provincia dall'abolizione annunciata dal Governo. Quanto agli altri due criteri definiti dalla manovra, se l'esclusione delle province delle regioni a statuto speciale può essere giustificata in ragione della competenza legislativa che tali regioni hanno in materia di autonomie locali, suona apparentemente incomprensibile l'altro criterio: il confine con uno Stato estero.

Incomprensibile, se non fosse che tra le province al di sotto della soglia critica e non appartenenti a una regione a statuto speciale vi sarebbe anche quella di Sondrio (182.084 abitanti al 31-12-2008), terra natìa del ministro Tremonti. Nessun problema: con il criterio del confine con uno Stato estero anche la provincia di Sondrio, confinante della Svizzera, è sana e salva. Con buona pace delle altre nove province prive di padrini politici e cancellate d'autorità dal Governo in nome della riduzione dei costi della politica. Se questa è la razionalizzazione che ha in mente il Governo...».

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