Cronaca
Giovedì 20 Maggio 2010
Minitalia, obiettivo Expo:
maxitorre pronta nel 2015
Prima «uscita pubblica» ufficiale per il progetto «Minitalia Parks & Village», che rivoluzionerà il volto dell'area affiancando allo storico parco divertimenti un hotel, un centro benessere e spazi per lo shopping. Obiettivo, essere pronti per il 2015 e agganciarsi al treno dell'Expo.
Un pubblico attento ha seguito l'incontro sul progetto promosso dalla sezione locale di Legambiente. Alla serata, che si è svolta all'oratorio di San Gervasio, hanno partecipato un centinaio di cittadini di Capriate, Brembate e Trezzo d'Adda, le comunità più interessate da questo grande programma di sviluppo nel quale la società Thorus Spa di Bergamo, proprietaria di Minitalia, investirà una cifra che si avvicina ai 200 milioni di euro.
L'architetto progettista dell'intervento, Joseph Di Pasquale, attraverso slides e filmati ha illustrato al pubblico le sue idee per il futuro di Minitalia. il parco, che dagli anni '70 sorge a Capriate, su un'area di 195.000 metri quadrati, si trova tra l'altro in una posizione strategica, visto che confina con il Villaggio Crespi, patrimonio dell'Unesco, e insiste su uno snodo stradale importante, da cui transitano la A4, la futura Pedemontana e le strade provinciali della bassa Isola, che collegano la Bergamasca con il Milanese e che vedono la presenza di diverse attività commerciali.
Il «Village» che sorgerà attorno al parco avrà una forma ellittica, che inizia con una grande piazza e cresce con le strutture (spazi per lo shopping e la movida), fino ad alzarsi per diventare una torre alberghiera di 24 piani, alta 105 metri, con ristorante e centro benessere: un terrazzo sulla pianura padana.
Non a tutti piace. «Non è un progetto che condivido – ha invece detto senza mezzi termini il presidente del Parco Adda Nord, Agostino Agostinelli –. È una iniziativa capace di stravolgere completamente questo territorio, le sue ricchezze naturalistiche. Ancora una volta non ci si discosta dal concetto che i cittadini non siano più delle persone, ma dei consumatori».
Leggi di più su L'Eco di Bergamo del 20 maggio
© RIPRODUZIONE RISERVATA