Ospedale, al lavoro i parcheggiatori Atb
Nessuna polemica con gli «abusivi»

Come avevano preannunciato, non ci sono state azioni di resistenza o di protesta, nella mattina di lunedì 3 maggio, nelle zone di parcheggio vicine all'ospedale, da parte delle persone di colore che da anni stazionano in queste vie e che sono state definite – ingiustamente a loro parere – «parcheggiatori abusivi». Da questa settimana i parcheggi della zona ospedale saranno presi in gestione dall'Atb, che riscuoterà direttamente il pedaggio attraverso sette dipendenti della cooperativa «Impegno sociale».

Domenica 2 maggio, in un incontro nella sala del centro pastorale della parrocchia di Santa Lucia, i cosiddetti «posteggiatori abusivi» (una ventina i presenti) ci hanno però tenuto a sostenere le loro idee. Si è così saputo che le persone gravitanti sulla zona dei parcheggi sono una cinquantina, quasi tutte originarie del Senegal, in parte con permesso di soggiorno in parte no, in parte con in tasca una licenza di venditore ambulante rilasciata in altre città d'Italia e in parte no. «Non c'è nessun racket – hanno ribadito Jey Modu e Mor Ndiaye –, siamo persone istruite, alcune anche laureate, abbiamo buon senso, non siamo contenti di fare questo lavoro ma siamo costretti a farlo per sopravvivere. Sappiamo le notizie dai giornali e dal passaparola, nessuno del Comune è mai venuto per conoscerci e per analizzare con noi la situazione e vedere cosa si può fare per trovare una soluzione. Sono venuti solo i vigili per multarci».

L'incontro con la stampa è stato organizzato da Giorgio Cassina, Marco Rubino e Dominguel Rodesca, tre giovani bergamaschi residenti alla Celadina, che si dichiarano apartitici e che hanno preso a cuore, insieme ad altre persone del quartiere di Santa Lucia, la situazione di questi uomini che in qualche modo riescono a sopravvivere e a mandare qualche soldo alle famiglie rimaste in Africa. «Da circa un mese e mezzo – ha detto Marco Rubino – abbiamo cercato di conoscere a fondo queste persone e fare da intermediari con le autorità comunali. Ci siamo convinti che il loro ruolo nella zona ospedale non crea allarme sicurezza ma è anzi di aiuto per molti automobilisti. Cercano di guadagnare qualcosa in questo modo perché non hanno alternative. Seguiremo la loro sorte anche dopo che saranno costretti ad andarsene dai parcheggi. L'ideale è trovare una soluzione condivisa e di questo parleremo nell'incontro che l'assessore Cristian Invernizzi ci ha fissato per il 17 maggio».

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