Via alla deroga per 16 scuole
alunni stranieri oltre il 30%

Gli alunni stranieri nelle scuole primarie potranno essere più del 30% in ogni classe. Lo ha deciso il 27 aprile il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, Giuseppe Colosio, che ha autorizzato tutte le istituzioni scolastiche che ne hanno fatto richiesta (16 quelle bergamasche) ad attivare classi prime di scuola primaria con un numero di alunni con cittadinanza non italiana superiore al 30% .

Le deroghe sono state motivatamente concesse in quanto, analizzata ogni singola situazione, è stato valutato che l'inclusione degli alunni stranieri avrebbe garantito comunque la possibilità di attivare nelle scuole interessate processi di insegnamento-apprendimento efficaci e tali da rappresentare una base sicura per il successo scolastico di tutti gli iscritti.

I bambini stranieri inseriti nelle classi prime hanno, per la maggior parte, una competenza adeguata della lingua italiana, in quanto hanno precedentemente frequentato un biennio di scuola dell'infanzia in Italia. Solo una esigua minoranza si trova in una situazione di oggettiva difficoltà in ambito linguistico: il numero relativamente modesto di casi critici permette quindi di predisporre opportuni percorsi integrativi e moduli di apprendimento personalizzati atti a facilitare una compiuta partecipazione anche dei nuovi arrivati all'attività didattica.

Può essere così assicurato un funzionale ed equilibrato assetto della realtà scolastica basato su effettive condizioni di parità e di piena fruizione del diritto allo studio: si coniuga, cioè, l'obiettivo della massima inclusione con quello di una offerta formativa qualitativamente valida e si pongono le basi per una reale e responsabile integrazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA