Era clandestino e alla sua prima occupazione, l’operaio libico di 24 anni, Omar Joma Mohamed Hamza, morto sul lavoro mercoledì mattina nel tragico infortunio in una ditta di Morengo. La conferma arriva dai carabinieri della compagnia di Treviglio, che si stanno occupando del caso: sebbene le indagini siano ancora in corso, non sarebbe stata trovata documentazione relativa ad una sua assunzione. L’impresa di Morengo sostiene di aver reclutato l’operaio da una cooperativa di Caravaggio, gestita da un egiziano. Su questo punto, tuttavia, sono ancora in corso accertamenti da parte degli ispettori appartenenti alla Direzione provinciale del lavoro, chiamati a fare chiarezza sul caso insieme ai tecnici dell’Asl della provincia di Bergamo, e agli stessi carabinieri. In tempi di campagne sulla sicurezza. Il caso ha suscitato la dura reazione dei sindacati: «Episodi simili quanto a irregolarità – denuncia la Cisl – sono purtroppo sempre più frequenti». L’operaio stava caricando su un autoarticolato elementi in lamiera: mentre issava sul pianale alcune pesanti cappe fonoassorbenti in metallo, uno di questi pezzi è caduto, travolgendo lui e uno dei titolari, Luciano Imberti, che si è rotto una gamba, mentre il ventiquattrenne libico è rimasto schiacciato, morendo sul colpo.(12/10/2007)
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