Sono circa 700.000 le persone in Italia con epatite B cronica: un numero sottostimato perché sono molti i casi non ancora diagnosticati, proprio per questo è fondamentale fare da un lato opera di prevenzione, dall'altro di sensibilizzazione per arrivare a una individuazione dell'eventuale malattia in tempi rapidi e a una cura altrettanto veloce. Rapporti sessuali non protetti, scambio o riutilizzo di aghi e siringhe, condivisione di oggetti personali come rasoi o spazzolini da denti, piercing o tatuaggi: sono queste le principali vie di trasmissione del virus dell'epatite B, uno dei più insidiosi agenti virali che colpiscono l'uomo, 100 volte più contagioso dell'Hiv.
La campagna, che raggiunge 26 capoluoghi italiani fino al 20 aprile, è realizzata in collaborazione con le società scientifiche Aisf (Associazione italiana per lo studio del fegato), Sige (Società italiana di gastroenterologia), Simg (Società italiana di medicina generale) e Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali).
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