A impedire agli aerei di volare non è soltanto una questione di visibilità, ma - soprattutto - di funzionamento dei motori: la cenere infatti, se risucchiata nelle turbine, può ridurre sensibilmente la potenza dei motori mettendo cos' a rischio la stabilità degli aeromobili.
Il sito dello scalo bergamasco riporta altre cancellazioni, sia in arrivo che in partenza, anche di voli previsti in serata: se dovete partire o aspettate qualcuno conviene verificare la situazione in tempo reale. Basta cliccare qui
Le conseguenze dell'eruzione sul traffico aereo internazionale sembrano sempre più gravi: dopo la Gran Bretagna, anche Irlanda, Norvegia, Danimarca e Svezia hanno annunciato la chiusura a titolo precauzionale dello spazio aereo, giudicando troppo rischiosi i voli a causa delle nuvole di cenere emesse dal vulcano, che si trova sul ghiacciaio Eyjafjallajokul.
Diversi aeroporti britannici sono chiusi da questa mattina e numerosi voli sono stati cancellati anche all'aeroporto londinese di Heathrow, primo scalo aereo mondiale in termini di passeggeri. Anche in Scozia sono stati chiusi tutti gli scali aerei. Così anche le autorità di controllo del traffico aereo di Svezia e Norvegia, e poi quelle i altri paesi, hanno annunciato la sospensione dei voli fin tanto che le nuvole di cenere sorvoleranno i cieli scandinavi.
Un comunicato di Ryanair sottolinea come ritardi e cancellazioni sono previsti fino a domani: la compagnia invita a monitorare la situazione prima di mettersi in viaggio.
Le conseguenze dell'eruzione in Islanda non sono gravi: circa un migliaio di persone erano state evacuate ieri a titolo precauzionale. Si tratta della prima eruzione del vulcano dal 1823: ha provocato anche diverse scosse telluriche nella regione e inondazioni che potrebbero agggravarsi con lo scioglimento del ghiacciaio Eyjafjallajokul.
In rete la webcam sul vulcano
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