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Cronaca / Bergamo Città
Martedì 13 Aprile 2010
Rifiuti, Federconsumatori:
«Si somma il danno alla beffa»
Federconsumatori ritiene che così non debba essere. A nostro parere si dovrebbero diminuire i costi per diversi motivi: A) L'illegittimità dell'applicazione dell'Iva non dipende da chi “fattura”, dipende dal fatto che la tassa non è corrispondente al servizio erogato a favore del singolo contribuente, bensì ad un calcolo “forfettario”; B) se l'Amministrazione, come proposto dall'assessore al Bilancio nella presentazione del Regolamento comunale, si farà carico di gestire direttamente il tributo (costi amministrativi dell'accertamento, della riscossione e del contenzioso), ne consegue che Aprica lavorerà meno e dovrebbe percepire, in proporzione, meno soldi;
C) poiché alla formazione delle spese di gestione riguardanti il ciclo dei rifiuti indifferenziati contribuisce anche la voce “Costi di spazzamento e lavaggio strade pubbliche”, si suggerisce ai nostri Amministratori di stralciare questa quota e pagarla attingendo alla fiscalità generale, magari rimpinguata dai proventi delle sanzioni erogate a chi abbandona i rifiuti per strada. Altro soggetto che potrebbe concorrere a far scendere gli oneri a carico dei cittadini è l'amministrazione Provinciale: dovrebbe ridurre l'addizionale sulla Tia al 4%.
L'unica cosa inaccettabile è l'aumento dei costi per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Evidenziamo che i bergamaschi sono soggetti virtuosi in tema di raccolta differenziata: con tutto quello che ne consegue sul piano ecologico, sociale e, anche, economico».
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