Cronaca / Valle Cavallina
Sabato 03 Aprile 2010
Senegalese interrogato: si avvale
della facoltà di non rispondere
Il senegalese, le cui condizioni sono in lieve ma costante miglioramento, per il momento resta in ospedale, ma è destinato a essere trasferito in carcere quando le sue condizioni lo consentiranno, in quanto l'arresto era stato convalidato nei giorni scorsi.
È invece ancora gravissimo, tenuto in coma farmacologico dai medici del Niguarda di Milano, l'architetto ed ex sindaco di Borgo di Terzo, Giannino Trapletti, 58 anni, a cui l'extracomunitario aveva dato cospargendolo di liquido infiammabile, al culmine di mesi di litigi e scontri a suon di querele, nell'ambito della separazione in corso dell'africano dalla figlia di Trapletti, Tatiana, 36 anni.
Trapletti lotta sempre tra la vita e la morte. Ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 90 per cento del corpo e ora la sua prognosi è riservata, con pericolo di vita. L'uomo è tenuto in coma indotto dai sedativi e i medici, giorno per giorno, osservano l'evolvere della situazione nella speranza di un miglioramento.
Matar Mal, accusato di duplice omicidio (aveva anche accoltellato la figlia di Trapletti, Tatiana, da cui si stava separando), è piantonato dai carabinieri. Dopo il raptus di follia, si era ferito gravemente (svariate coltellate al petto e alla gola) ma ora non è in pericolo di vita.
Nei giorni scorsi l'avvocato della famiglia Trapletti, Cinzia Pezzotta, aveva sostenuto che si era trattato di un dramma annunciato, per via delle numerose querele e richieste di protezione formulate inutilmente, per suo tramite, da Tatiana Trapletti. Il procuratore Adriano Galizzi aveva replicato affermando che tutto il possibile era stato fatto dalla magistratura e che un simile dramma, per com'era la situazione fino a domenica sera, non era in alcun modo prevedibile.
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