Stalking, medico dei «Riuniti»
non può avvicinare la «ex»

Un medico 36enne degli Ospedali Riuniti è stato denunciato per stalking perché, secondo l'accusa, avrebbe messo in atto una serie di atteggiamenti persecutori nei confronti di una 27enne con la quale aveva avuto una relazione.

Un medico 36enne degli Ospedali Riuniti è stato denunciato per stalking perché, secondo l'accusa, avrebbe messo in atto una serie di atteggiamenti persecutori nei confronti di una 27enne con la quale aveva avuto una relazione.

La giovane, che fa parte del personale paramedico dei Riuniti, ha presentato una decina di denunce contro il 36enne, nei confronti del quale nei giorni scorsi è scattata la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Il medico non può avvicinarsi all'abitazione della donna, né al reparto in cui è ora stata trasferita e neppure ai luoghi frequentati dalla ex. I due avevano avuto una relazione e per qualche mese avevano convissuto a casa di lui. Lei a novembre aveva scelto di andarsene e lui, secondo quanto denunciato, l'avrebbe malmenata. Da lì sarebbero cominciate le presunte persecuzioni.

Per due volte, secondo l'accusa, lui le avrebbe telefonato in reparto fingendosi il portinaio dell'ospedale e invitandola a spostare l'auto. Solo nel parcheggio la giovane avrebbe scoperto che si trattava di una trappola, con lui che recriminava e le metteva addosso le mani. E poi - sempre stando alle accuse - pedinamenti, sms in cui le comunicava che sapeva dov'era lei in quel momento, messaggi offensivi fatti circolare tra gli amici e spediti anche alla madre di lei, insulti tra le corsie dell'ospedale.

Una volta, per l'accusa, lei se lo sarebbe ritrovato sulle piste da sci di Carona dove era arrivata per sciare. In quell'occasione la donna aveva trovato l'auto parcheggiata sul piazzale danneggiata. Ieri, durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gup, il medico s'è avvalso della facoltà di non rispondere.

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