Fare squadra per uscire dalla crisi
Gli industriali sfidano la politica

Sostegno per il superamento della crisi in un'ottica di sviluppo e investimento, semplificazione delle procedure, ricerca e formazione investendo sull'eccellenza: queste le priorità contenute nel documento che lunedì Confindustria Bergamo e Imprese&Territorio hanno presentato ai candidati alle Regionali.

Sostegno per il superamento della crisi in un'ottica di sviluppo e investimento, semplificazione delle procedure, ricerca e formazione investendo sull'eccellenza: queste le priorità contenute nel documento che lunedì Confindustria Bergamo e Imprese&Territorio hanno presentato ai candidati alle Regionali.

Le proposte, ben 35 ad ampio raggio sui problemi ancora aperti nella Bergamasca, sono state illustrate dal presidente di Confindustria Carlo Mazzoleni e dal presidente di Coldiretti Giancarlo Colombi. «Molte cose sono migliorate, soprattutto a livello di infrastrutture - ha spiegato Mazzoleni - ma servono politiche più ampie per uscire dalla crisi».

Perplessità sono state sollevate sulla gestione dello strumento delle doti regionali: «Va bene far scegliere i percorsi, ma quando si spendono soldi pubblici bisogna che siano orientati verso scenari futuri» ha proseguito Mazzoleni. Colombi ha invece messo l'accento sugli ammortizzatori sociali («non sono la panacea di tutti i mali») e sulla necessità di fare squadra: «Il patto tra Confindustria e Imprese&Territorio è un laboratorio di idee, le associazioni ci sono e sono al vostro fianco: sfruttateci» ha chiesto ai candidati.

Tra le numerose proposte, un patto permanente di consultazione con i consiglieri regionali, sostegno e più facile accesso al credito, l'Expo come opportunità, il supporto ai poli tecnologici, la centralità dell'Università, il turismo come volano dell'economia, la realizzazione di una società di promozione turistica regionale, l'unione dei comuni per affrontare la prossima importante sfida del federalismo.

Il presidente dell'Ascom Paolo Malvestiti ha infine chiesto ai candidati di «svestirsi dell'abito del politico per portare avanti le esigenze del territorio bergamasco. Bisogna aprirsi al dialogo e il mondo politico deve farlo così come lo ha fatto quello imprenditoriale».

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