Fisioterapista «mano morta»
condannato a 10 mesi di carcere

Aveva approfittato del suo ruolo di fisioterapista in una palestra dell'Isola per far spogliare completamente una ragazza e toccarla pesantemente. per questo motivo ieri mattina in udienza preliminare con rito abbreviato davanti al giudice Giovanni Petillo un fisioterapista di 40 anni è stato condannato a dieci mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale della pena in quanto incensurato.

L'episodio contestato risale al 24 febbraio 2009, quando l'uomo avrebbe fatto spogliare completamente una ventiduenne, con la scusa della seduta di fisioterapia, e l'avrebbe quindi palpeggiata, secondo quanto ricostruito dall'accusa. La ragazza, dopo essersi allontanata, solo dopo diverso tempo aveva confidato l'accaduto prima a un'amica e poi alla madre, e la notizia era arrivata al titolare della palestra: il fisioterapista era stato quindi allontanato e nei suoi confronti era poi partita anche la denuncia penale per violenza sessuale.

Ieri mattina in udienza il pubblico ministero aveva invocato una condanna a due anni di reclusione, mentre il difensore dell'uomo, l'avvocato Andrea Pezzotta, aveva chiesto al gup l'assoluzione: non ci sarebbe stata chiarezza sulla dinamica dei fatti, dato che il fisioterapista ha sempre respinto l'accusa, sostenendo di aver solo fatto il suo lavoro, e contro di lui ci sarebbe stata solo la denuncia della ragazza. Il giudice, valutati gli atti, ha ritenuto invece di condannarlo.

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