Trezzo, ai funerali del carpentiere
no fiori, offerte a una cooperativa

Una folla commossa ha assistito giovedì 18 marzo ai funerali di Marco Barzaghi, il carpentiere di 29 anni deceduto sul colpo mercoledì 10 marzo a Trezzo sull'Adda, in provincia di Milano, dopo essere stato investito da una putrella di metallo alla ditta Pbm.

Non c'erano fiori nella chiesa parrocchiale di Trezzo, si è preferito fare un'offerta a una cooperativa sociale, ma la partecipazione è stata di tutto il centro milanese che ha proclamato una giornata di lutto cittadino. Gli esercizi commerciali nell'area del centro storico e in prossimità della chiesa parrocchiale hanno abbassato le saracinesche fino alla conclusione della cerimonia.

Ai funerali era presente anche il sindaco Danilo Villa con il gonfalone del Comune. Villa ha commentato: «Non avremmo mai pensato di essere colpiti da una tragedia così grande. È fondamentale che ci siano condizioni di maggiore sicurezza sui posti di lavoro per evitare che si ripetano incidenti mortali».

Il parroco don Alberto Cereda si è rivolto ai genitori di Marco, papà Mario e mamma Rosa, e alla fidanzata Sara con queste parole: «La morte non è l'ultimo stadio della nostra esistenza, ora Marco vive accanto al Signore e possiamo ancora sentire il suo amore».

Nei giorni scorsi sulla salma del carpentiere era stata eseguita l'autopsia per capire esattamente la dinamica dell'incidente. La trave di metallo, pesante più di una tonnellata e lunga circa quattro metri, non era sospesa in aria come inizialmente si era pensato ma era già stata saldata o meglio «parzialmente saldata» alla struttura di metallo vicino alla quale il giovane carpentiere si trovava.

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