Cronaca
Venerdì 12 Marzo 2010
La «statale 42» sotto la lente
«Un tracciato ormai antico»
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Quaranta chilometri di autentica sofferenza ogni giorno per migliaia di automobilisti e camionisti, bergamaschi e stranieri, che soffrono incolonnati, muovendosi a passo d'uomo, rassegnati dentro ai loro abitacoli. Quello della statale 42 è un tracciato vecchio, antico come il tempo dei Romani che furono i primi a percorrere la direttrice Milano-Bergamo-Tonale per raggiungere poi l'Europa centrale.
Ma duemila anni fa non c'erano semafori, rotonde, incroci, dossi, buche, limiti di velocità, cartelloni pubblicitari, case costruite sul ciglio della strada, suv e tir. Era tutto un altro mondo. Oggi invece è un supplizio, specie dalle 7 alle 10 e dalle 16 alle 20, quando la strada si intasa di veicoli. Perché questo succede: la strada è troppo piccola per la mole di traffico che quotidianamente la percorre.
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