
Cronaca
Sabato 06 Marzo 2010
Anche tanti genitori italiani
chiedono lavoro al «Triciclo»
Non solo migranti, ma anche tanti italiani, molti genitori con figli a scuola o all'università, sopra i 50 anni. Inoltre, si registra un fenomeno nuovo: lavoratori immigrati che dieci anni fa passarono per il laboratorio occupazionale, per poi entrare nel mondo del lavoro attraverso i progetti della Ruah, che hanno acceso un mutuo per l'acquisto della casa, fatto il ricongiungimento familiare, oggi tornano a essere senza lavoro e, quindi bussano di nuovo la porta del Triciclo.
«Nel 2009 abbiamo dato lavoro a 60 persone, 12 italiani e 48 stranieri. Attualmente abbiamo una decina di inserimenti lavorativi, ovvero persone che per un periodo variabile lavorano con noi – spiega il presidente della Cooperativa Ruah, Bruno Goisis –. Ultimamente, ogni giorno, ci arrivano curriculum via mail o persone che bussano in cerca di lavoro. Prima del 2008 accadeva sporadicamente».
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