Cronaca
Giovedì 04 Marzo 2010
Dieta antitumore, la sfida dell'Asl
insieme a mense e supermarket
Vedi documenti allegati
Così ora è l'Asl a fare una scommessa con la popolazione bergamasca, con un progetto che coinvolge l'intera sfera sociale, una sorta di «rivoluzione alimentare», che rientra nel progetto «Take Care» che si vuole attivare entro l'anno. «Un progetto che vede il settore nutrizione osservato sotto tutti gli aspetti – sottolinea Giuseppe Imbalzano, direttore sanitario Asl di Bergamo – . Non solo buone prassi a tavola, non solo l'educazione alimentare, ma anche la sicurezza sanitaria nei prodotti che vendono venduti, cotti o no, nella piccola e grande distribuzione».
E per questo sono già stati attivati una serie di «percorsi» e sperimentazioni, dalle mense scolastiche, passando per ristoratori e panificatori, fino alla grande distribuzione. Proprio mercoledì è si è svolto un incontro tra Asl e responsabili dei maggiori supermercati e grande distribuzione presenti in città e provincia. Molte le idee sul tavolo, il progetto prenderà l'avvio entro quest'anno.
«L'idea è quella di puntare su una serie di consigli ai consumatori – continua Imbalzano – . Da un lato, per esempio, nei market intendiamo proporre la collocazione di oggetti a disposizione di tutti che invitino a pensare alla propria salute, come centimetri per misurarsi il giro vita, bilance per pesarsi, cartelli che indichino le giuste dosi di alimenti per la cosiddetta dieta "protettiva" antitumore e contro i rischi cardiocircolatori. L'Asl proporrà anche di collocare un proprio bollino "Take care" su alimenti e cibi già pronti che rispondano a norme di sicurezza e di corretta nutrizione».
Per saperne di più leggi L'Eco in edicola giovedì 4 marzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Documenti allegati
Cresce a Bergamo il super mais per la birra Nastro Azzurro Peroni