Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 01 Marzo 2010
Strangolata dal fidanzato: in coma
La sorella: «Siamo sconvolti»
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La ragazza, una studentessa itailana di 20 anni, Sara Taiocchi, è ricoverata in coma e in pericolo di vita all'ospedale di Seriate. La lite sarebbe scoppiata per motivi di gelosia, non ancora chiari nemmeno ai familiari. Lunedì il boliviano si è presentato a casa della fidanzata, che in quel momento era sola, verso mezzogiorno e ha cominciato a insultarla e minacciarla. Il giovane è in Italia da molti anni, vive con la famiglia in via Carducci e non ha mai avuto problemi con la famiglia della fidanzata, con cui ha una relazione da circa 5 anni.
Tra i due giovani è scoppiata una lite furibonda e il boliviano si è sfilato la cintura dai pantaloni e ha cercato di strangolare la ragazza nella camera da letto: in quel momento, verso le 13, è rincasato il padre di Sara Taiocchi, un infermiere di 61 anni in pensione, che ha cercato subito di bloccare l'operaio. Luis Alberto è però riuscito a non far entrare l'uomo nella stanza, tenendo la porta chiusa con il peso del suo corpo, e nel frattempo continuava a stringere la cinghia al collo della ragazza. L'infermiere, terrorizzato, ha chiamato il 112 raccontando quello che stava succedendo.
Nel giro di pochi minuti i carabinieri del nucleo di Pronto intervento sono arrivati nell'appartamento e hanno trovato il boliviano ancora barricato in camera, con un ginocchio sul petto della ragazza e una cintura di cuoio legata al collo della vittima, che stava agonizzando. Il 25enne è stato immobilizzato e arrestato, mentre la ragazza è stata soccorsa dal padre, che le ha praticato il massaggio cardiaco in attesa dell'arrivo del 118.
Sara Taiocchi è stata portata in ambulanza all'ospedale Bolognini di Seriate, dove è ricoverata in Rianimazione in coma farmacologico. Le sue condizioni sono gravi ma stazionarie. Il boliviano è stato portato in carcere dove sarà interrogato dal gip. Disperati i familiari della studentessa, oltre al padre anche la madre, una sorella e due fratelli. «Siamo sconvolti» è l'unica parola che è riuscita a dire la sorella, sconvolta per una tragedia che nessuno si sarebbe aspettato.
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