Cronaca
Martedì 20 Dicembre 2016
12 morti e 48 feriti a Berlino - foto/video
Il Tir aveva effettuato il carico in Brianza
La polizia di Berlino in un tweet parla di «presunto attacco terroristico» riferendosi all’episodio di lunedì sera quando un tir è piombato sulla folla in un mercatino di Natale di Berlino causando la morte di 12 persone ed il ferimento di altre 48.
Sempre su Twitter la polizia fa sapere che secondo gli investigatori il camion è stato «deliberatamente lanciato contro la folla», escludendo dunque l’ipotesi di un incidente.
Quello che si presume dalle indagini è che il guidatore sia probabilmente afghano o pachistano: l’uomo è stato arrestato mentre il passeggero, sembra un polacco, è rimasto ucciso nell’impatto. Il camion, con targa polacca, era partito dall’Italia e doveva fermarsi a Berlino per consegnare un carico di ponteggi di acciaio. Sul sito Tgcom24 si ipotizza che «il mezzo fosse carico di acciaio che dall’Italia, forse Bergamo, stava per fare una consegna a Berlino». In realtà, dalle prime verifiche pare che il mezzo fosse stato caricato in Brianza.
Wir können 9 Tote & viele Verletzte bestätigen. Viele Kolleg. sind am #Breitscheidplatz im Einsatz um die Hintergründe zu ermitteln.
— Polizei Berlin (@polizeiberlin) 19 dicembre 2016
Tutto il mondo condanna il gesto, in primis gli Stati Uniti. Un «orribile attacco terroristico»: così Donald Trump, facendo le sue condoglianze, definisce quanto accaduto a Berlino, dove «civili innocenti sono stati uccisi in strada mentre si preparavano a celebrare le feste natalizie». L’Isis e gli altri terroristi islamici che «massacrano continuamente i cristiani nelle loro comunità e nei loro luoghi di preghiera come parte della loro jihad globale», ammonisce, «devono essere sradicati dalla faccia della terra, una missione che eseguiremo con tutti i partner che amano la libertà».
L’incubo di un attentato come quello di Nizza si è così materializzato nel cuore di Berlino: Il direttore dell’azienda di trasporto polacca ha dichiarato di ritenere che il tir sia stato rubato e il camionista, suo cugino, rapito. Polizia e autorità, compresa la cancelliera Angela Merkel e il presidente Joachim Gauck, in serata erano ancora prudenti e non parlavano apertamente di attentato. La cancelliera, attraverso il suo portavoce Steffen Seibert su Twitter, si è detta «sgomenta»: «Siamo in lutto per i morti e ci auguriamo che i tanti feriti possano essere aiutati».
Per quello che può valere nella virtualità difficilmente tracciabile della rete, la coalizione delle milizie irachene che combattono il califfato, in un tweet, ha riferito che canali dell’Isis avrebbero già rivendicato l’attentato. Dopo tanti allarmi e alcuni attentati sventati, l’incubo di un attacco capace di provocare molti morti si è materializzato proprio su uno degli obiettivi considerati più a rischio in questo periodo, un mercatino di Natale.
Secondo quanto riferisce Die Welt, unità speciali della polizia hanno fatto irruzione attorno alle 4 di martedì mattina in un hangar dell’ex aeroporto di Tempelhof, a Berlino, dove da un anno è stato allestito un grande campo che accoglie i profughi. L’azione sarebbe collegata alle indagini per ricostruire il contesto del presunto attentatore che ha fatto strage nel mercatino di Natale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA