Cronaca / Valle Cavallina
Venerdì 26 Febbraio 2010
Dovevano ritirargli la patente
gli mettono le manette ai polsi
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In manette, accusato di detenzione ai fini di spaccio di hashish, è così finito giovedì A. B., 40 anni, di Telgate. L'uomo, con precedenti, venerdì è stato processato per direttissima, difeso dall'avvocato Cesare Di Cintio davanti al giudice Federica Gaudino. L'episodio contestato è avvenuto poco dopo mezzogiorno di giovedì, quando una pattuglia dei carabinieri di Grumello del Monte ha raggiunto l'abitazione del quarantenne per notificargli una sospensione prefettizia della patente, dato che nel 2009 l'uomo era stato trovato in possesso di droga.
Una volta entrati in casa i militari hanno notato l'atteggiamento un pò troppo nervoso dell'uomo, di professione operaio, e insospettiti hanno deciso di effettuare una perquisizione dell'abitazione. Così facendo hanno scoperto il motivo di tanto nervosismo: in un mobile della sala hanno trovato dell'hashish in panetti, per un peso di circa 230 grammi, oltre a un bilancino di precisione e a un coltello risultato sporco di sostanza stupefacente.
A quel punto per l'operaio, oltre alla notifica, sono arrivate anche le manette per possesso di droga ai fini di spaccio, e ieri è stato subito processato per direttissima. Interrogato, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande del giudice. Accolgiendo la richiesta avanzata dal pubblico ministero, il giudice ha quindi convalidato l'arresto e applicato al quarantenne i domiciliari nell'abitazione di una sorella a Bolgare, disponibile ad ospitarlo.
Su richiesta del difensore il processo è stato poi aggiornato: la prossima udienza è stata fissata per il 30 marzo.
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