Cronaca / Bergamo Città
Martedì 23 Febbraio 2010
Il Comitato Città Alta e Colli
«Progetti fermi, il borgo muore»
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«L'Amministrazione precedente ha realizzato interventi importanti per la città e, nel caso di Città Alta, sono stati portati avanti in sintonia con le linee essenziali del Piano Particolareggiato di Città Alta e Colli approvato dall'Amministrazione Veneziani.
Crediamo che una volta condivisa la filosofia di fondo del Piano Particolareggiato, su quella strada ci si debba muovere, unitamente agli indirizzi del Pgt, realizzando quel sistema di interventi in esso contenuti e dando risposte concrete come: - diversificando i modi di accedere per arrivare al divieto di accesso degli autoveicoli dei non residenti; - individuando parcheggi interni per residenti ed esterni alle mura per non residenti; - realizzando percorsi di risalita in aggiunta alla funicolare esistente; - ottimizzando le corse delle linee Atb; - organizzando un piano di gestione del turismo, definendo spazi ricettivi e strutture di supporto, privilegiando quello di qualità, in significativa crescita.
Fra i diversi progetti messi in cantiere dalla precedente amministrazione c'è anche il progetto di recupero del complesso Carmine-Sant'Agata-Albergo S. Lorenzo. Il progetto prevede che all'interno del Carmine trovino sede spazi ricettivi privati, alloggi di edilizia residenziale pubblica per giovani coppie e anziani, luoghi di incontro e socializzazione, il Circolino, la sede del Teatro Tascabile di Bergamo, un punto di vendita di beni di prima necessità e un punto di accoglienza per i servizi alla persona.
All'esterno, attraverso il recupero di antichi percorsi, attualmente chiusi, un luogo di socializzazione all'aperto, una sorta di piazza accogliente e viva. Detto questo desideriamo esprimere la nostra preoccupazione nei confronti dell'Amministrazione Tentorio per il fatto che tanti progetti in itinere, con relativi impegni economici, ci paiono allo stato di fatto bloccati.
Come cittadini, che hanno a cuore l'efficienza amministrativa e il benessere della vita pubblica, avremmo piacere che l'amministrazione uscisse da questo inerte silenzio ed entrasse nella dimensione progettuale della sua idea di città. Crediamo sia necessario ridare vigore alla città e, naturalmente, alla Città Alta puntando, da un lato, sulla riqualificazione degli elementi storici ed architettonici, privilegiando iniziative culturali di spessore considerando che ormai una buona parte del turismo è turismo qualificato e, dall'altro, sul piano sociale, ripristinando una residenza variegata, di diversa estrazione sociale, per garantire una vita di quartiere "viva".
Pensiamo infatti che l'identità di un quartiere come Città Alta, ma del resto come di tutti i centri storici, sia il risultato di un "delicato e intelligente equilibrio" tra le condizioni abitative, la vita comunitaria e associativa dei suoi abitanti, l'attività economica di esercizi di prima necessità e di consumo, la presenza di turisti amanti delle bellezze del quartiere e le espressioni culturali, non solo nelle sue forme architettoniche, ma anche nelle sue vitali esperienze di ricerca e di interazione con la popolazione del quartiere e della città.
Città Alta con i Colli deve caratterizzarsi come punto di incontro eccellente, sociale-culturale-artistico, che la renda unica nel panorama delle città del Nord Italia e all'estero, anche grazie alla vicinanza dell'aeroporto di Orio al Serio. Il Comitato Cittadini Città Alta e Colli, fiducioso dell'attenzione da parte dell'Amministrazione, si rende disponibile ad un incontro pubblico per un confronto aperto».
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