Ora le cave diventano due
Ma Covo chiede garanzie

Una cava tra Covo e Antegnate per la Brebemi e la Tav ci può stare, con le adeguate garanzie, ma due sono troppe. Così il Comune di Covo attende chiarimenti in merito all'apertura di un sito estrattivo nei pressi della cascina Bazarda, necessario al consorzio Cepav 2 per la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità.

La cava sul territorio di Covo è sostanzialmente la stessa che aveva chiesto la Brebemi, dalla quale verrebbero cavati 1 milione e 800 mila metri cubi di materiale e dove alla fine dell'attività estrattiva resterebbero un laghetto e un'area da riqualificare. Il sito verrebbe a interessare una superficie di oltre 110 mila metri quadrati, con profondità di scavo fino a 27 metri. Di fatto la cava per cui Covo stava trattando con Brebemi ora interessa a Cepav 2 mentre un'altra cava, questa destinata alla Brebemi, è prevista in zona, in territorio di Antegnate.

«Da una sola cava - per la quale con Brebemi avevamo già stabilito che avremmo ottenuto 200 mila euro per la riqualificazione dell'area -, siamo arrivati a due e molto vicine, al punto che ora vogliamo venga considerato un unicum tutto il bacino territoriale interessato da riqualificare in maniera integrata tra Covo e Antegnate. Le due cave sarebbero divise da una striscia di terra che noi pensiamo debba essere espropriata con la realizzazione, ad esempio, di un percorso-vita, per riqualificare dal punto di vista ambientale tutta la zona al confine tra Covo e Antegnate» dice il sindaco di Covo Carlo Redondi.

Il primo cittadino ha avuto nelle scorse settimane un incontro con il rappresentante del consorzio Cepav 2 per evidenziare quali siano le richieste del Comune di Covo. «Siamo in alto mare, restiamo in attesa di una risposta, noi abbiamo detto subito di no alla presenza di un frantoio per la produzione del materiale scavato sul nostro territorio, ma soprattutto possiamo discutere solo in presenza di piani sulla riqualificazione ambientale dell'area» conclude il sindaco. Non ci sarebbero invece preoccupazioni per quanto riguarda l'eventuale passaggio in paese dei mezzi pesanti impegnati nel cantiere infrastrutturale perché con il procedere dei lavori verrà realizzata una strada di cantiere destinata alla mobilità di questi mezzi.

«Noi del Pd di Covo proponiamo che la ghiaia per la Brebemi e per la ferrovia venga scavata dalla cava esistente alla Bellinzana (zona nord di Covo ai confini con Romano ndr) o che venga scavata in comuni al di fuori dal tracciato delle opere di viabilità in realizzazione. Questi erano gli accordi che il sindaco deve fare rispettare» si legge sul sito www.pdcovo.it quasi tutto dedicato al tema delle cave a Covo, con tanto di foto prese dal satellite.

Secondo il Pd la cava della Bellinzana già oggi ha una superficie più vasta del centro storico del paese. Il Pd - che è rappresentato da consiglieri comunali della civica «Lista per Covo» - critica anche il piano cave della Provincia di Bergamo e sottolinea che «a Est di Covo, verso Calcio, tranne una striscia centrale, tutto il territorio può essere scavato. Se tutti i sindaci che verranno dopo l'attuale penseranno solo a fare cassa con la ghiaia , i nostri figli e i futuri covesi potranno fare le gare in barca sui laghi artificiali delle cave».
 Gian Battista Rodolfi

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