I funerali dell'imprenditore ucciso
Tanta solidarietà e commozione

La chiesa parrocchiale di Alzano Sopra era piena all'inverosimile, venerdì 19 febbraio, per i funerali di Giovanni Ghilardi, l'imprenditore edile di 42 anni di Lonno di Nembro trovato morto lunedì 8 febbraio nel bagagliaio della sua auto a Gessate, nel Milanese, vittima di un'esecuzione.

Nella sua omelia, il parroco don Tarcisio Troiani ha commentato: «È impegnativo dare una risposta davanti a una tragedia così grande della vita, noi possiamo soltanto offrire una sincera testimonianza di amore e di amicizia. Il compito del cristiano non è mai quello di dare giudizi».

Queste le parole di don Roberto Cividini, prevosto di Nese: «La Quaresima è un periodo di 40 giorni ed è proprio il periodo che è intercorso tra la morte di Giovanni e la sua sepoltura. Lui ci ha dato l'esempio di chi, pur avendo sperimentato la sofferenza, non risponde con la violenza, bensì con la generosità».

Il fratello Cesare è intervenuto dicendo: «Le bestie che hanno fatto questo a Giovanni sappiano che hanno ucciso una famiglia intera». Sono state tante le lettere lette da amici e parenti che hanno dato testimonianza dell'onestà, generosità e altruismo di Giovanni Ghilardi.

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