Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 10 Febbraio 2010
Una poesia sulla morte di Marco
il saluto di una compagna di classe
Quel ragazzo è Marco Licini, il cui «fiore della maturità» sarebbe dovuto sbocciare tra poco più di una settimana, il 18 febbraio, giorno del suo compleanno. Ma quel giorno, quello che tutti i ragazzi anelano, considerandolo - giustamente - un primo grande traguardo della propria vita, non è mai arrivato: lo stelo di quel fiore è stato falciato da una morte crudele lungo via Baioni, la strada che Marco stava percorrendo in sella al suo scooter per raggiungere Giulia, la sua fidanzata.
Forse - chissà - avrebbero dovuto decidere come trascorrere insieme la giornata di domenica, 14 febbraio, il giorno tradizionalmente dedicato agli innamorati. Invece una sorte malevole ha voluto diversamente, stroncando sul nascere anche il fiore di quel primo amore.
La «corolla» di Marco, dunque, non sboccerà più, anche se le lacrime di chi gli ha voluto bene terranno perennemente vivo il suo ricordo. Così come la poesia di Edgar Lee Master, tratta dall'Antologia di Spoon River, che la sua ex compagna di classe gli ha voluto dedicare. Eccola:
In Ricordo di Marco Licini
(Morire a diciotto anni)
La corolla della mia vita/
avrebbe potuto sbocciare da ogni lato/
se un vento crudele non avesse tarpato i miei petali/
sul lato che voi nel villaggio potevate vedere.
Dalla polvere innalzo una voce di protesta:/
Il mio lato in fiore non lo vedeste mai!
Edgar Lee Masters
(Da una sua ex compagna di classe)
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