Arrivano i primi feriti di Haiti
Tre saranno curati ai Riuniti

Sono attesi lunedì 8 febbraio a Malpensa, con un volo Livingstone previsto per le 14.30, i primi feriti feriti del terremoto di Haiti, accolti dalla Regione Lombardia, e che saranno curati negli ospedali Niguarda di Milano, San Gerardo di Monza e Riuniti di Bergamo. Metà di loro sono bambini, il più piccolo ha solo tre settimane. Ne dà conferma il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni. «I feriti attesi sono 8, quatto adulti e quattro minori - spiega Formigoni -, ma altre richieste sono arrivate e il numero di questo primo arrivo potrebbe salire a dieci».

Sono i primi feriti di Haiti in assoluto a giungere non solo in Italia ma anche in Europa. Presentano patologie sono gravi che derivano il più delle volte da fratture con complicazioni serissime come anche da ustioni gravi. «Siamo orgogliosi - continua Formigoni - di poter offrire come sistema regionale una volta di più una prova di grande solidarietà e di efficienza. Siamo stati i primi a mettere a disposizione posti in ospedale e, siamo stati in grado pur in una situazione difficilissima e straziante per la catastrofe del sisma, di stabilire una catena logistica funzionante e di recepire la segnalazione dei primi casi urgenti che necessitano di un lungo ricovero e di cure delicate e complesse in strutture specialistiche come le nostre».

«L'azione coordinata da Regione Lombardia - sottolinea Formigoni - vede il coinvolgimento pieno e la piena collaborazione di istituzioni come il Ministero degli Esteri, l'Ambasciata italiana e la Croce Rossa».

Al Niguarda sono pronti ad accogliere Annabelle A., bambina di 10 mesi, abbandonata, con vari traumi; Marie Danielle J., ragazza di 19 anni, affetta da compressione del midollo spinale in seguito alla frattura della terza vertebra dorsale; e Murat N., 43enne con ustioni di terzo grado al viso ed agli arti superiori. Il San Gerardo di Monza è pronto ad ospitare Ecole C., 58 anni, con frattura della colonna lombare; Roberto L., bambino di tre settimane con meningoencefalite lombo-sacrale.

I Riuniti di Bergamo cureranno Reanaud L., 27 anni, paralizzato agli arti inferiori; Onester M., bambino di 2 anni, con sospetta massa tumorale alle gambe; Yves C., bambino di 3 anni, cardiopatico. Saranno accompagnati da familiari ospitati e seguiti, per l'intera permanenza in Lombardia, dalla Croce Rossa Italiana.

L'aereo che trasporterà i feriti è un volo di linea, la zona di coda è stata dedicata al loro trasporto: opportunamente attrezzata e con a bordo un'équipe composta da medici e infermierii dell'Azienda regionale emergenza e urgenza (il 118) e un dirigente regionale. L'équipe, giunta dall'Italia a Port au Prince, ha già visitato i pazienti e li sta preparando per affrontare il lungo viaggio. Ha anche procurato indumenti (adatti al luogo di destinazione e alla stagione), di cui i malati haitiani erano del tutto sprovvisti.

Le strutture regionali hanno lavorato ininterrottamente giorno e notte per rendere possibile questa complessa e delicata operazione, in particolare sistemando le posizioni legali e le pratiche necessarie, dal momento che molti dei pazienti erano sprovvisti dei documenti andati persi durante il sisma; sono state pertanto superate le difficoltà ad ottenere i visti e le autorizzazioni necessarie all'espatrio da parte delle autorità haitiane.

Immediatamente dopo il terremoto Regione Lombardia si è attivata organizzando diverse missioni per l'invio di personale, farmaci e alimenti ad Haiti, iniziando già dal 17 gennaio con la partenza della prima missione. Durante queste missioni è stata raccolta la richiesta di alcuni ospedali haitiani (Saint Damien e Centre De Santé Foyer Saint Camille) di accogliere in Lombardia alcuni pazienti che necessitano di cure specifiche da parte di strutture sanitarie idonee.

La Giunta regionale ha stanziato finora 300 mila euro: da ultimo 100 mila euro per il programma di emergenza alimentare che verrà realizzato attraverso l'Ong degli Scalabriniani che a Port-au-Prince gestiscono una struttura assistenziale e caritativa. In precedenza 100 mila euro erano stati assegnati a Fondazione Rava ed altrettanti ad Avsi.

Per l'emergenza Haiti Regione Lombardia ha già coordinato l'invio di 6 tonnellate di farmaci e di oltre 17 tonnellate di derrate alimentari, di tende di ricovero per le persone colpite dal sisma, e ha messo a disposizione 100 telefoni satellitari per le organizzazioni umanitarie che operano sul posto. E già dagli ospedali di Port au Prince stanno arrivando alla Lombardia altre segnalazioni di persone bisognose di cure lunghe complesse, quali le strutture specializzate lombarde sono in grado di offrire.

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