Cronaca
Martedì 02 Febbraio 2010
Lucciole e voodoo, «maman»
condannata a 7 anni e mezzo
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Il fratello della donna, Godspower Igbinigun, 29 anni, residente a Branzi e anch’egli difeso dall’avvocato Cristina Pizzocaro, è stato assolto da tutte le accuse. Il caso era esploso nel marzo del 2007, quando la nigeriana era stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Treviglio. Secondo le contestazioni, la presunta «maman» avrebbe ingannato giovani nigeriane, facendole arrivare in Italia dietro la promessa di un lavoro onesto. Per questo «viaggio della speranza», sempre secondo le accuse, Felicia Igbinigun avrebbe preteso 2.500 euro.
Secondo le contestazioni sarebbero state 14 le ragazze gestite dalla donna, aiutata - sempre stando agli inquirenti - dal fratello. Alle giovani, una volta giunte in Italia via Parigi, veniva sottratto il passaporto. Mandate a prostituirsi sulle strade della Bergamasca, sarebbero state tacitate con percosse e minacce. Fra queste ultime, sempre secondo l’accusa, c’erano i riti voodoo che la donna avrebbe minacciato di compiere nei confronti delle ragazze e dei loro parenti.
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