Cronaca / Valle Brembana
Sabato 30 Gennaio 2010
Val Brembana: rischio idrogeologico
Servono 56 milioni per eliminarlo
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Ecco perché ci si dovrà concentrare solo su una serie di interventi assolutamente urgenti. Nella sede territoriale di Bergamo della Regione Lombardia è stato presentato lo Studio idrogeologico sulla Valle Brembana, frutto di un protocollo d’intesa sottoscritto da Regione, Comunità montana e Provincia nell’ottobre 2008.
Claudio Merati, dirigente della sede territoriale di Bergamo, ha coordinato la presentazione dello studio, al quale sono intervenuti l’ingegner Frassoni, il consigliere regionale Marcello Raimondi, il presidente della Comunità montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni e, tra il pubblico, diversi sindaci della valle.
Alcuni numeri emersi: sono stati esaminati 396 casi di frane, 59 dei quali sono stati individuati come prioritari, 193 esondazioni e le più significative sono 26, mentre il discorso valanghe ha preso in esame 197 zone, 18 delle quali riunite per la maggiore pericolosità.
«Il progetto che abbiamo in mano - ha commentato Merati - è uno strumento utile per capire gli interventi da fare, anche nel futuro molto prossimo, e per essere pronti a intercettare possibili finanziamenti». «È uno studio fondamentale - ha invece sottolineato Raimondi - anche perché non possiamo permettere che le criticità idrogeologiche siano da freno allo sviluppo della valle».
Per i 18 comuni ritenuti prioritari gli interventi da realizzare ammonterebbero a circa 30 milioni di euro (12 per frane, 9 per esondazioni e 9 per valanghe); sommando anche gli interventi previsti negli altri comuni della valle i costi arrivano a circa 56 milioni (22 per frane, 19 per esondazioni e 14 per valanghe). Lo studio sarà pubblicato sul sito Internet della Comunità montana www.vallebrembana.com. Leggi di più su L'Eco di domenica 31 gennaio.
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