Cronaca / Bergamo Città
Sabato 30 Gennaio 2010
Legambiente sull'inquinamento
«Manca una politica ambientale»
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«Il 2010 sia apre con l’ennesima diatriba sulla qualità dell’aria, o meglio sulla cattiva qualità dell’aria. Il clima (sono 19 giorni che non piove) e la scarsa ventilazione, per altro abbastanza normale in questa stagione in pianura padana, hanno fatto schizzare i valori degli inquinanti a livelli elevatissimi».
«Si stanno susseguendo in questi giorni una serie di dichiarazioni di amministratori pubblici fotocopia di quanto già sentito in passato. La più classica è quella di dire "… la situazione non è peggiore degli altri anni…". Magra consolazione e sterile discussione in quanto gli investimenti necessari agli interventi strutturali, atti ad affrontare il problema inquinamento una volta per tutte, continuano a latitare».
«L’Unione Europea, pur riconoscendo la particolare situazione morfologica della pianura padana, ha avviato la procedura di sanzione per l’Italia per il mancato rispetto della normativa sulla protezione della salute umana dall’inquinamento atmosferico ma questo non sembra impensierire più di tanto la nostra classe politica».
«Infatti l’Italia investe i due terzi delle risorse a disposizione della legge obiettivo sulle grandi opere infrastrutturali in autostrade (la maggior parte delle quali in pianura padana). Ciò stà a significare che la lotta per una qualità dell’aria e della vita migliore non è nelle priorità del nostro Paese».
«Non c’è una politica credibile nemmeno in una regione come la Lombardia dove i mezzi pubblici sono da terzo mondo, le misure di riduzione del traffico privato avanzano a passo di gambero, si continua a consumare suolo in modo pesante con un proliferare di leggi e leggine in materia urbanistica nello spregio alle più elementari regole di salvaguardia territoriale e paesaggistica».
«Le amministrazioni locali non sanno fare di meglio che consumare suolo per rimpinguare le magre tasse comunali. Tutto ciò non fa altro che produrre antropizzazione e impermeabilizzazione del territorio in un’area geografica dove siamo già a livelli d’impermeabilizzazione da primato mondiale».
«Mobilità sostenibile, maggiore efficienza del trasporto pubblico, stop al consumo del suolo e impianti industriali meno inquinanti sono l’investimento del futuro per provare ad avvicinaci agli standard europei di qualità dell’aria».
«Per quanto riguarda le domeniche ecologiche e i blocchi traffico, a questo punto riteniamo superfluo ogni commento. Pur ritenendole una iniziativa utile per combattere lo stress della società moderna, sono un palliativo quando si parla di lotta all’inquinamento. Come effetto diretto, non abbassano l’inquinamento! Al limite non l’aumentano».
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