Se n’è parlato mercoledì a Caravaggio, nella sede del circolo locale del Pd, nel corso di una conferenza stampa del Pd. Erano presenti il segretario regionale Maurizio Martina, il segretario provinciale nonché sindaco di Arzago Gabriele Riva, la coordinatrice di zona Mara Carminati, la coordinatrice di circolo Silvia Stuani e i consiglieri comunali di minoranza Antonio Lazzarini e Mirko Grassi. Presenti anche Pierluigi Lanzeni, sindaco di Capralba, nel Cremasco, fra i principali esponenti del fronte del no alla cava di Caravaggio e il presidente del circolo Arci caravaggino Carlo Proverbio.
Due gli aspetti toccati da Gabriele Riva: la necessità di tenere alta l’attenzione sulle infrastrutture, che unitamente ai benefici per tutto il Nord Italia relegano i danni solo alla Bassa e a parte dell’Alto Cremasco, e la scarsa coerenza dimostrata dalla Regione nelle decisioni seguite ad un paio di sentenze del Tar sul piano cave della provincia di Bergamo. Riva si è anche augurato che la valutazione di impatto ambientale sulle cave di Caravaggio e di Casirate, inserita come prescrizione dalla Giunta regionale nella delibera di reintroduzione dei due poli estrattivi, non sia soltanto un «contentino» per placare le proteste.
Sull’atteggiamento della Regione e dei partiti che la governano Maurizio Martina ha rincarato la dose: «Il fatto che PdL e Lega Nord, cuore della maggioranza in Regione, decidano sostanzialmente di bypassare gli strumenti di programmazione del territorio denota una chiara responsabilità politica. Chi, come la Lega Nord, si è sciacquato la bocca per anni parlando di difesa delle comunità locali non può non rispondere sulla questione cave. Questo pezzo di regione è baricentrico rispetto ad una serie di temi strategici e rischia di deperire se non si assume un orientamento di sviluppo equilibrato nei suoi confronti».
Antonio Lazzarini e Mirko Grassi se la sono presa invece con l’amministrazione comunale leghista di Caravaggio. «Nella valutazione ambientale strategica del Pgt in fase di elaborazione – ha affermato Lazzarini – si parla di un equilibrio complesso del sistema idrogeologico del territorio comunale che merita attenzione. Come può dunque l’amministrazione comunale essere indifferente al problema cave?».
Luca Maestri
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