Albino, in Val del Lujo
torna l'acqua potabile

Si brinda… ad acqua in Valle del Lujo. O meglio, nella parte bassa delle frazioni di Vall’Alta e di Fiobbio, dove le case si affacciano lungo la strada provinciale Albino-Casazza. Lì oltre 100 famiglie da tempo erano costrette, in caso di maltempo consistente, a bollire l’acqua potabile per ordinanza comunale.

Ma ora cambia musica. Sono appena stati consegnati da Uniacque (la società che gestisce l’acquedotto e la fornitura dell’acqua sul territorio albinese, che ha sostituito dallo scorso anno la società partecipata Nord servizi Acqua) i lavori di realizzazione del nuovo acquedotto di «Ca’ del Nano», in località Molinello, che vanno a regolarizzare i livelli di potabilità dell’acqua che viene erogata dai rubinetti della zona. Adesso a Vall’Alta e Fiobbio potranno bere tranquillamente l’acqua che sgorga dai rubinetti.

«Il 19 gennaio 2010 è una data da sottolineare con la penna rossa – ha affermato l’assessore alla Valle del Lujo Monia Carrara, durante l’assemblea pubblica di presentazione del bilancio 2010 –. In Valle del Lujo, si ritorna a bere acqua. Infatti, si sono completati i lavori del nuovo pozzo acquedotto e la conseguente rete di collegamento con la stazione di rilancio, in località Molinello. Qui, per evitare nuovi episodi di intorbidimento dell’acqua potabile, conseguente alle piogge, abbiamo provveduto a realizzare un nuovo impianto di depurazione, a doppio strato, con un filtro di nuova generazione».

Ora l’Asl effettuerà analisi, dosaggi e collaudi, ma entro la fine di gennaio tutti i disagi saranno superati e l’ordinanza di bollitura verrà revocata. Con questo intervento, che è costato circa 300.000 euro, si pone fine a un duplice «problema acqua» in Valle del Lujo: da una parte si garantisce la potabilità dell’acqua, dall’altra si supera la carenza idrica emersa negli ultimi anni. «Ma non dimentichiamo lo stato di salute dell’acqua in località Rovaro, al confine con Gazzaniga – ha aggiunto il sindaco Carrara –. La scorsa estate si è intervenuti con una soluzione-tampone, mediante un by-pass del vecchio impianto. Ma la situazione è gravissima: il filtro è uno scolapasta. Stiamo facendo pressione su Uniacque perché intervenga al più presto. La situazione è rischio: non è un problema di manutenzione, ma di potabilità dell’acqua».

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