Villa distrutta dalle fiamme
«Salvi perchè non dormivamo»

«Se l’incendio si fosse sviluppato in piena notte, forse non saremmo qua a raccontare quanto successo. Le fiamme hanno distrutto tetto e mansarda e il fumo ha invaso tutte le camere da letto al primo piano. Nella sfortuna è andata ancora bene perché siamo tutti salvi». Luigi Mazzucotelli, 55 anni, da 30 vigile urbano di Rota d’Imagna, così racconta l’incendio che domenica sera ha mandato in fumo praticamente metà della sua villetta, rendendola inagibile.

Lunedì mattina, insieme alla moglie Chiara e alle figlie Ambra, 23 anni, e Carola 18, si cercava di recuperare qualche oggetto a cui si era particolarmente affezionati, ma il più – documenti, quadri preziosi, libri e ricordi – è andato distrutto dalle fiamme. «Il tetto si riuscirà ancora a ricostruire, insieme alla mansarda e ai danni del primo piano – continua Mazzucotelli – ma gli oggetti a cui eravamo legati, i quadri, la dote di mia moglie e i ricordi delle figlie, quelli, purtroppo, non ce li restituirà più nessuno».

L’incendio si era sviluppato domenica sera, mentre la famiglia di Luigi Mazzucotelli, insieme a moglie e le due figlie, stava cenando al pian terreno della villetta in via Don Rota, al civico 10, costruita una decina di anni fa. Il caminetto funzionava da tutto il giorno. Ad avvisare i vigili del fuoco è stato un vicino. Sul posto sono arrivati anche diversi cittadini, compresi il sindaco Maria Teresa Sibella e il parroco don Stefano Bonazzi, e con un estintore anche i titolari dell’albergo Miramonti. Ma le fiamme hanno avuto il sopravvento: una prima stima dei danni ammonta a 150-160 mila euro.
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