Immenso, fortissimo quello dei tantissimi amici su Facebook di Fabio, Dario e Giuseppe. Pioggia di messaggi da ragazzi e ragazze, spesso amici di tutti e tre: chi ha citato una storica canzone di Guccini («Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi...»), chi si spinge a una riflessione («Quello che è successo a questi tre amici non può non farmi riflettere sul dono che abbiamo tra le mani: la vita»), chi, salutando Dario per un'ultima volta, gli scrive: «In questi momenti non si riesce a realizzare come certe cose possano accadere. Ciao, Dario».
Dario, che nella sua pagina di Facebook segnalava tra le sue passioni Kakà, e Cristiano Ronaldo. Kakà proprio come l'amico inseparabile Fabio Asperti, con il quale giocava a calcio a Levate. E Kakà e Ronaldo erano anche tra le passioni raccontate su Facebook da Giuseppe Saitta. «Sarai sempre nel mio cuore, proteggici dall'alto, angioletto!», gli scriveva ieri un'amica, un'altra che ha aggiunto: «Non ci sono parole per descrivere ciò che è successo». Mentre per Aspe (Fabio Asperti) e Dario, non si contano i «resterete sempre con noi, non vi dimenticheremo mai! Ci mancherete, ragazzi!».
In giornata, qualcuno aveva appeso a un paletto dove si è verificata la tragedia una sciarpa con i colori della squadra di Aspe e Dario, e la scritta Us calcio Levate: la fotografia è arrivata immediatamente in bacheca su Facebook come tributo ai due inseparabili compagni di calcio e amici, e all'altro «moschettiere» Giuseppe. C'è anche la sorella di Dario, su Facebook che proprio qualche giorno prima della tragedia aveva messaggiato agli amici internauti: «Litigo con mio fratello, ci discuto, ma potrei morire per lui». Fabio, con Dario e Giuseppe, se n'è andato. Non ci sono più i tre amici e, scrive una giovanissima per ricordarli, «non è giusto morire così. Non si può sparire a vent'anni».
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