A Ponte c'è l'Isolotto del degrado:
spaccio, prostituzione e proteste

Droga e prostituzione affondano l'Isolotto di Ponte san Pietro, da sempre meta di ogni traffico illecito. I movimenti di chi si incammina lungo il sentiero che costeggia il fiume accomunano persone di età e nazionalità diverse: se passa una pattuglia delle forze dell’ordine si allontanano in fretta o si abbassano tra i cespugli, per non essere notati.

Il degrado regna in quest'area a sud del paese, sulla sponda sinistra del Brembo: il mercato clandestino, pur ridimensionato dalle recenti operazioni delle forze di polizia e dall’installazione della videosorvegliana, non ha orari e raggiunge il suo picco massimo di presenze nel fine settimana, quando insieme ai consumatori abituali di sostanze arrivano anche coloro che assumono droghe occasionalmente.

Chi vive e lavora nel quartiere conosce bene la situazione e accetta di parlarne, ma non vuole esporsi in prima persona per paura di subire ritorsioni. Ora contro gli accessi non autorizzati è stata messa una sbarra che impedisce alle auto di imboccare la strada sterrata che da via Isolotto porta al bosco, ma a piedi l’ostacolo è facilmente aggirabile e l’andirivieni continua.

Da anni si studiano le possibili risposte per riqualificare l’area e da alcuni mesi al centro del dibattito – ma anche di alcune proteste – c’è l’ipotesi di un accordo tra il proprietario del terreno e il Comune, con la cessione alla comunità di un’area verde trasformata in parco pubblico attrezzato in cambio di una porzione di terreno da rendere edificabile per realizzare residenze a basso impatto ambientale.

Tutti i dettagli e i racconti della gente su L'Eco di Bergamo del 16 gennaio

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