Tav, la sorpresa di inizio anno
richieste nuove cave a 4 comuni
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A tal proposito ad inizio gennaio la società Cepav 2, che cura l’attività del consorzio per la realizzazione dell’alta velocità ferroviaria sulla linea Milano-Venezia, ha fatto recapitare all’ufficio tecnico comunale tre plichi contenenti, fra le altre cose, uno studio di impatto ambientale relativo all’apertura di due cave di prestito confinanti fra loro nella zona dietro il mobilificio Giupponi, l’una situata nel territorio di Mozzanica, l’altra in quello di Fornovo. Stesso discorso per i Comuni di Covo e di Antegnate.
Insomma, non è stata ancora presa una decisione su alcuni dei poli estrattivi previsti nel piano provinciale orobico che già si parla di tornare a “bucare” il martoriato territorio della Bassa. In totale Mozzanica e Fornovo rischiano di ritrovarsi un ecomostro da 20 ettari, profondo 25 metri e con un potenziale pari a 2,2 milioni di metri cubi di materiale da estrarre. I sindaci sono sul piede di guerra. Per saperne di più leggi L'Eco in edicola mercoledì 13 gennaio
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