All'ex Flamma di Boccaleone
72 alloggi a canone moderato

«Un progetto coraggioso e innovativo che a Bergamo non ha precedenti». Così l'assessore all'Edilizia Privata Tommaso D'Aloia ha commentato il progetto «Casa integra» presentato ieri mattina a Palazzo Frizzoni. Un progetto la cui realizzazione (la fine dei lavori iniziati lo scorso 28 dicembre è prevista entro 30 mesi dall'apertura del cantiere) mette la parola fine alla riqualificazione dell'area ex Flamma a Boccaleone. Ricordiamo che tutta quest'area in passato di proprietà dell'azienda chimica Flamma, trasferitasi a Chignolo, è stata fin dall'inizio del 2000 interessata da un progetto di recupero urbanistico congiunto tra pubblico e privato che prevedeva anche la realizzazione della struttura del dipartimento di Salute mentale degli Ospedali Riuniti. Palazzina completata e inaugurata nel 2008.

A portare a termine l'operazione la società «Azzano 2000 Srl», al 60% del gruppo Begnini e al 40% della fondazione Casa Amica, che realizzerà 72 alloggi (per una volumetria doppia rispetto al progetto originario firmato nel 2002/2003 dall'architetto Attilio Pizzigoni) con funzione sociale, quindi con canoni d'affitto moderati rivolti a famiglie in condizioni di rischio e di vulnerabilità, oppure sottoposti a «patto di futura vendita», vale a dire pensati per la progressiva stabilizzazione dei nuclei abitativi che presentano al momento una ridotta capacità economica, e ancora per dare risposta alla richiesta di abitazioni temporanee che provengono da studenti e lavoratori in mobilità.

Per la precisione, dei 72 alloggi 44 saranno a canone moderato, 14 con patto di futura vendita, e altri 14 per soluzioni rivolte a lavoratori e studenti. Un investimento di tutto rispetto quello di «Azzano 2000 Srl» stimato in un importo complessivo di circa 7 milioni di euro con un cofinanziamento regionale di oltre 2milioni e 600mila.

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