In due anni gli avanzi delle panetterie artigianali sono stati dimezzati: dal 10% dei primi mesi del 2008 ora il pane prodotto che resta nelle ceste dei negozi a fine giornata è poco meno del 5%.
Se a Milano i 180 quintali di pane buttati via ogni giorno hanno fatto scalpore e continuano a far discutere, nella Bergamasca si può dunque essere decisamente più soddisfatti. È cambiato lo stesso modo di produrre e le famiglie sono più attente agli acquisti. Il pane avanzato non sempre viene buttato via.
A Bergamo, ad esempio, ogni sera vengono raccolti gli avanzi, da portare alla mensa dei poveri di don Fausto Resmini, alle Autolinee.
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