Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 06 Gennaio 2010
Incendio tetto in via Don Bosco
Sette famiglie fuori casa
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A causa dell'incendio, che fortunatamente non ha causato feriti o intossicati, una famiglia di 5 persone, papà, mamma e tre figli (gli unici residenti al civico 28) è stata evacuata. Altre sei famiglie, residenti in una palazzina restrostante, ma direttamente confinante con l'edificio interessato dall'incendio, sono potute rientrare solo a tarda sera. A dare l'allarme un vicino di casa, che ha notato il fumo uscire dalle tegole del tetto.
Nell'appartamento, al momento, si trovavano solo i due figli più piccoli che hanno raccontato di aver sentito dei rumori provenire dal tetto e di essersi allarmati, pensando però che si trattasse di ladri. Invece erano le assi del tetto che stavano andando a fuoco. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco, con il supporto della polizia stradale e della polizia locale. Via don Bosco è stata chiusa al traffico, tolti tutti gli addobbi natalizi per evitare che l'incendio si propagasse.
Sul posto sono arrivati anche mezzi dai distaccamenti di Dalmine e Zogno: 25 uomini in tutto con due autoscale. I testimoni hanno raccontato di fiamme impressionanti, anche se in breve i vigili del fuoco sono riusciti a domare l'incendio. Momenti di tensione si sono vissuti quando si è saputo che nel laboratorio orafo, al piano terra dell'edificio, erano custodite bombole di propano utilizzate per le lavorazioni. Il titolare del laboratorio è però riuscito a fare entrare i pompieri che hanno portato le bombole in un posto sicuro.
Sotto choc la famiglia Mangiovini. Il papà, dipendente dell'Atb, è rientrato dal lavoro insieme alla moglie e così anche il figlio maggiore. Il loro appartamento è stato dichiarato inagibile e hanno trovato ospitalità da amici. Tra i testimoni dell'incendio anche un ragazzo abruzzese di 19 anni, Ettore Trozzi, che lo scorso aprile si trovava a Lanciano ed ha assistito alle scosse del terribile sisma che ha colpito quella regione. Trozzi al momento dell'incendio stava lavorando al pc: «Ho sentito come dei botti e ho pensato che fosse qualche ritardatario che festeggiava l'arrivo del nuovo anno. Quando mi sono affacciato ho visto il tetto della casa in fiamme e ho capito che la situazione era grave. È successo tutto in una manciata di minuti».
I vigili del fuoco hanno continuato a lavorare sul tetto dell'edificio per diverse ore. L'intervento, molto tempestivo, ha permesso di evitare il peggio, e cioè che le fiamme potessero intaccare gli edifici vicini, in particolare la palazzina adiacente dalla quale sono state fatte uscire le sei famiglie residenti. Per precauzione, ad ogni modo, fino a tarda ora le famiglie sono state tenute fuori dagli appartamenti. Il grosso del lavoro, infatti, non era ancora finito. Dopo aver domato le fiamme, infatti, ai vigili del fuoco è toccato estinguere l'incendio, gettando acqua sulle assi del tetto e gettando in strada tutto il materiale che poteva prendere fuoco: assi, travi, tegole, ma anche una considerevole quantità di carta (libri, fumetti, vecchi giornali, enciclopedie) che era conservata nel solaio. Ingenti i danni.
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