La comunità riabilitativa della seconda unità di Psichiatria degli Ospedali Riuniti è stata trasferita nel nuovo presidio di Boccaleone. La residenza psichiatrica, dotata di 9 posti letto è ora situata al terzo piano del nuovo edificio. La struttura presenta spazi idonei per tutte le attività quotidiane, individuali e di gruppo, dalla cucina alla lavanderia, dalla sala pranzo alla sala TV, arredati in maniera funzionale.Vista la poca disponibilità di posti letto residenziali per pazienti psichiatrici sul territorio bergamasco, in futuro saranno attivate altre strutture residenziali.La nuova residenza, insieme a quelle future, sono una sorta di culla in cui l’intervento clinico è volto a far compiere al paziente psichiatrico un percorso di riconquista delle capacità fondamentali.«Il malessere psichico entra improvvisamente nello scorrere della vita quotidiana – spiega Massimo Rabboni, primario della Psichiatria II del Dipartimento di Salute Mentale degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Il malato psichiatrico non ha più abitudini, ha solo fissazioni, fobie, gesti ripetitivi; si trova nella condizione di non essere più in grado di apprendere dall’esperienza, perché l’esperienza quotidiana è diventata un sacrificio costoso».Le nuove cure psichiatriche si basano quindi sul programma di riabilitazione, sancito dalla legge 180: non più il cupo manicomio, ma luoghi il più possibile domestici, dove il compito primario degli operatori è quello di richiamare continuamente i pazienti a fare i conti con la vita quotidiana con l’obiettivo ultimo di rendere possibile l’uscita dal circuito psichiatrico.(10/10/2008)
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