Treni, Formigoni: «Inaccettabile
che Rfi non ci abbia interpellato»

«E' inaccettabile che Rfi abbia deciso questa notte, senza consultarci preventivamente, di bloccare la circolazione dei treni in Lombardia». Lo ha detto il presidente Roberto Formigoni mercoledì 23 dicembre, affiancato dall'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo.

«E' impensabile che una decisione di questo genere venga presa senza consultare Regione Lombardia», ha ribadito. Stesso giudizio, quello espresso da Cattaneo, che ha ricostruito la tempistica dei fatti. «Alle 4.45 sono stato informato con un messaggio che Rfi aveva preso questa decisione senza chiedere il nostro parere - ha spiegato l'assessore - a seguito di un crollo della rete di alimentazione elettrica sulla linea Milano - Piacenza verso le 2 di questa notte, dovuta al ghiaccio sui cavi della tensione, che ha causato l'arresto di un treno ad alta percorrenza.

Così - ha proseguito Cattaneo - Rfi ha deciso unilateralmente di fermare tutti i treni lombardi. Mi è stato anche detto che l'intenzione era quella di mantenere il blocco della circolazione fino alle 10 del mattino. Solo a seguito delle mie forti proteste con l'amministratore delegato Moretti, alle 7.35 si è verificata la parziale riapertura della rete. Tanto più - ha sottolineato con forza Catteneo - che questa stessa notte la rete di Ferrovie Nord non ha avuto questi problemi: le maestranze dell'azienda del Gruppo FNM hanno lavorato tutta la notte per scongiurare problemi alla rete, assicurando la piena operatività del servizio».

Maestranze che insieme ai tecnici, agli operatori, e allo stesso Cattaneo si sono guadagnati il "grazie" di Formigoni per aver «lavorato giorno e notte per ridurre i disagi ai viaggiatori. Che pur ci sono stati, e me ne dispiace - ha detto Formigoni - ma, proprio grazie a loro, minori che in altre regioni a noi vicine e minori che nelle stesse Francia e Inghilterra».

«Avrei potuto comprendere - ha specificsato l'assessore Cattaneo - un fermo di un'ora, fino alle 5.45, giusto il tempo di effettuare verifiche tecniche e ed eventuali interventi, ad esempio di rimozione delle stalattiti più consistenti, ma non tutto quel periodo, fino alle 10 del mattino». Cattaneo ha anche fornito le cifre delle disfunzioni, verificatisi nella giornata del 21 dicembre, in Lombardia e in Emilia Romagna, regione in cui i disservizi sono stati considerevolmente maggiori che nella nostra regione.

«In Emilia Romagna - ha riferito l'assessore - lo scorso lunedì 21 dicembre sono circolati 329 treni contro i 1055 della Lombardia. Quasi metà delle corse in Emilia è stata soppressa (145, pari al 44,5%), mentre in Lombardia è stato soppresso un sesto delle corse (172, pari al 16,3%). Nonostante la maggiori circolazione di treni in condizioni disagiate, l'indice di puntualità entro i 5 minuti di ritardo è stato del 46% in Lombardia e del 37% in Emilia Romagna».

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